- Glorenza, Curon Venosta, Lago di Resia, Malga San Valentino, Sentiero 9
- Malga San Valentino
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- Auto, cabinovia, a piedi
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- Cleopatra, The Lumineers
- Lago di Resia, Glorenza, Roter Eck
Cosa vedere in un giorno sul Lago di Resia: itinerario in sintesi
Durante il nostro viaggio in Alto Adige, abbiamo visitato il Lago di Resia e i dintorni in una giornata. Siamo partiti da Trafoi, nei pressi del Passo dello Stelvio dove alloggiavamo e, in circa un’oretta siamo arrivati a Curon Venosta. Lungo il tragitto, abbiamo effettuato una sosta non programmata a Glorenza, carinissimo paesino sulla strada che vi consigliamo per una passeggiata. Ultima tappa della giornata è stata la Malga Haideralm o, San Valentino, nei cui dintorni poi abbiamo percorso parte di alcuni sentieri. Curon e il Lago di Resia sono state la nostra tappa intermedia lungo il tragitto verso Merano. Qui infatti, saremmo poi arrivati la sera dove ci aspettavano tre giorni presso lo Schlosswirt Forst. Ecco di seguito il nostro itinerario sul Lago Resia e cosa vedere in un giorno.
Cosa vedere sul Lago di Resia: Sommario
Da Trafoi a Curon attraversando la Val Venosta: la scoperta inaspettata di Glorenza
Partiti alla buon ora da Trafoi, lasciamo le montagne del Parco Nazionale dello Stelvio e imbocchiamo la strada verso il Lago di Resia. Attraversiamo valli ampie e rigogliose dove, di tanto in tanto, troviamo antichi castelli solitari oppure piccoli agglomerati di casine e chiesette. I tipici paesini di montagna altoatesini. Lungo il tragitto, attraversiamo un paesino che sembra quasi incantato, raccolto tra le sue mura. Stiamo parlando di Glorenza, dove improvvisiamo una sosta, catturati dai suoi scorci. Lasciamo l’auto al parcheggio immediatamente fuori le mura dove ci sono le strisce blu e così, ci incamminiamo per le stradine di Glorenza.
Il paesino è molto caratteristico. Palazzetti bassi, colorati dai tetti con piccole guglie e balconcini fioriti. Portoncini in legno nascosti tra un vicolo e l’altro e una ridente piazzetta centrale. Il tutto circondato dalla Val Venosta, dalle montagne dell’Alto Adige e dal fiume Adige che attraversa il paese. Camminiamo per Glorenza per circa un’oretta, saliamo su per le mura, curiosiamo tra i suoi vicoli. Entriamo in pasticceria per provare qualche dolcetto e poi, ancora incantati dalla grazia della cittadina che sembra uscita dalle fiabe, ritorniamo verso l’auto. Una sosta decisamente consigliata se capitate in Val Venosta o se, come noi, avete pianificato solo un giorno tra il Lago di Resia e dintorni.
Il Lago di Resia: camminata lungo il lago e cenni storici
Dopo circa mezz’ora di auto, arriviamo al tanto atteso Lago di Resia. Anche se siamo a fine estate, il parcheggio è abbastanza pieno, tra bus e auto private e troviamo un posto per fortuna. Nelle immediate vicinanze, c’è la colonnina dove è possibile pagare la sosta. La giornata è fresca e ventilata ma, con sole e cielo terso. Questo ci permette di goderci appieno il paesaggio e la passeggiata lungo il lago. Qui è tutto in piano ed è perfetto per venirci in bici. La nostra passeggiata dura un’oretta circa. Lo abbiamo ammirato in tante foto ma, l’antico campanile romanico che spunta dal Lago di Resia, fa una certa impressione dal vivo, soprattutto se si pensa alla sua storia. Il lago, in realtà, è artificiale e deriva da un progetto degli anni ’20 in cui i paesi di Curon Venosta e Resia, insieme ai borghi vicini furono inondati e distrutti.
L’obiettivo era realizzare energia elettrica, sbarrando (di 22 metri) i due laghi naturali esistenti di Resia e Mittersee. Quando dopo la guerra, nel 1950 il progetto fu realizzato, sbaraccando gli edifici storici e non, con tutti i loro abitanti, fu mantenuto solo l’antico campanile per motivi di tutela. Soltanto negli anni ’70, il governo altoatesino, riuscì a recuperare parte della superficie culturale del lago artificiale. Aldilà della triste storia, il Lago di Resia, rimane un luogo molto affascinante e, al tempo stesso un pò malinconico. In ogni caso, un luogo da non perdere se capitate in zona. Nei dintorni, potete scegliere se addentrarvi dentro Curon Venosta oppure, salire verso una delle tante malghe che si trovano in zona.
La Malga San Valentino e i sentieri nei dintorni
Dopo la visita del Lago di Resia, decidiamo di fare un salto alla malga San Valentino per pranzo. Arriviamo in pochi minuti al paesino Haider Alm da cui prendiamo la cabinovia. La malga si può raggiungere anche con un sentiero, d’estate abbastanza assolato. Il ristorantino è molto frequentato ma, riusciamo comunque a trovare posto all’aperto. Optiamo per una polenta con finferli e canederli in brodo. Entrambi buonissimi. Dopo pranzo ci incamminiamo lungo il sentiero 9. Dai 2.120 metri della malga, si sale pian piano lungo un’alta via. Il panorama sulle montagne circostanti è uno spettacolo.
Il tragitto è ben segnato e il percorso di media difficoltà. Noi, per motivi di tempo, arriviamo sino al Roter Eck, primo punto panoramico. Il sentiero prosegue però sino a Belpiano, punto di arrivo. Dovendo però partire per Merano, torniamo indietro. Roter Eck però, è più che una boccata d’aria fresca. Da qui si inizia già ad intravedere il Lago di Resia che, incorniciato dalle vette della Val Venosta, è un vero spettacolo. Tornare indietro e non arrivare alla fine de sentiero ci dispiace ma, ci aspetta una nuova tappa del nostro viaggio in Alto Adige.
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