Iniziare a raccontare un viaggio in Giappone di 15 giorni non è semplice. Per noi è stato il primo viaggio con la “V” maiuscola insieme alla nostra piccola Eva e l’occasione per ritornare in Asia dopo quasi 10 anni. Abbiamo iniziato ad esplorare il Giappone con un itinerario un pò insolito per chi visita il paese del Sol Levante per la prima volta. Insolito ma, non per questo, meno affascinante. Scelte dettate non solo dalla stagione o dalle esigenze della nostra nuova compagna di viaggio ma, in particolare, dal fatto che il Giappone ha così tanto da vedere che due settimane sarebbero state poche in ogni caso…Una meta, quindi, dove tornare sarà decisamente d’obbligo <3

itinerario viaggio in Giappone 15 giorni

Da Tokyo alle Alpi giapponesi passando per i 5 Laghi: un assaggio del nostro Giappone

Ma cosa ci hanno lasciato 15 giorni in Giappone? Arrivati a Tokyo, la prima impressione è stata quella di una città sempre in movimento, dove ci si sente minuscoli eppure, tutti cercano di aiutarti in qualche modo, se ne hai bisogno. Anche ad un incrocio come Shibuya, attraversato da una miriade di persone in ogni momento, Tokyo riesce a mantenere ordine e a non diventare mai troppo caotica. D’improvviso però, basta girare un angolo per ritrovarsi in scorci fermi nel tempo, tra lanterne e porticine in legno che nascondono qualche negozietto o un izakaya tradizionale che sembra uscito da un vecchio dipinto. Lasciando la capitale, la sensazione cambia.

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Già nella regione dei Cinque Laghi del Fuji, a meno di due ore di treno, regnano pace e tranquillità. Una stato d’animo che ci ha accompagnato sempre di più, man mano che ci siamo addentrati nel cuore del Giappone rurale, tra i villaggi delle Alpi. E qui, tra antiche stazioni postali, un tempo attraversate dai Samurai e circondate da montagne di un verde rigoglioso, abbiamo lasciato un pezzettino di cuore. La Valle di Kiso ci ha stregato con il suo fascino e il suo sapore d’antico. Una zona in cui, ancora, il turismo di massa non arriva prepotente e dove, racchiusi tra le vette e fiumi, ci si cala in una dimensione molto lontana da quella delle grandi città. 

Giappone in 15 giorni: il nostro itinerario con i bambini e cosa vedere

La scelta delle tappe del nostro itinerario di viaggio di due settimane in Giappone, è avvenuta tenendo conto di due aspetti fondamentali: la presenza di piccoli compagni di viaggio (con noi, infatti, c’era un’altra famiglia con bimbi tra 1 e 5 anni) e il cercare di evitare, per quanto possibile, il caldo afoso tipico del mese di agosto. Con questi presupposti e sapendo che il Giappone merita più di una visita, abbiamo deciso di escludere alcune delle tappe “classiche” come Osaka e Kyoto, più esposte a piogge e afa, a beneficio di zone più fresche. 

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Il risultato ne è stato un itinerario perfetto per le esigenze dei bambini che ci ha permesso di scoprire zone meno turistiche, ricche di storia e affascinanti. La nostra avventura è iniziata a Tokyo, dove siamo atterrati con un volo diretto da Roma di ITA Airways (circa 12 ore di volo). Dopo i primi due giorni in città, ci siamo spostati in treno nella Regione dei 5 Laghi, dove abbiamo avuto la fortuna di ammirare il mitico Monte Fuji. Da qui, con un’auto a noleggio, abbiamo proseguito il nostro itinerario verso le Alpi giapponesi.

villaggio saiko nemba giappone

Prima tappa è stata Matsumoto seguita poi dalla Valle di Kiso, con i suoi antichi villaggi, un tempo crocevia dei samurai e parte dell’antica Nakasendo, strada di collegamento commerciale tra Kyoto e Tokyo. Se siete appassionati di trekking, la zona è ricca di percorsi alcuni dei quali, come il celebre sentiero tra Magome e Tsumago, ripercorrono proprio un tratto della via Nakasendo. 

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Ad ogni zona sono stati dedicati all’incirca 3 giorni pieni, riuscendo a visitare tutte le tappe prefissate. Dopo la Valle di Kiso, siamo ritornati in auto a Tokyo dove abbiamo trascorso gli ultimi due giorni interi di viaggio. Nel complesso, siamo stati nella capitale giapponese quasi 4 giorni. Se però ne avete modo, consideratene almeno 5-6: a nostro avviso sono il tempo minimo per visitarla con più calma senza perdere le principali attrazioni.

Clima e periodo: la nostra esperienza in Giappone ad agosto

Agosto, si sa, non è un mese particolarmente indicato per visitare il Giappone. E questo non solo per il caldo afoso ma, anche per le piogge che possono essere copiose. Per provare a ridurre un pò la probabilità di disagi, siamo partiti tra fine agosto ed inizio settembrePossiamo dire di essere stati abbastanza fortunati in quanto, a parte alcuni giorni di pioggia durante la nostra vacanza, siamo riusciti a fare tutto quanto avevamo stabilito. Nonostante ciò, i primi due giorni a Tokyo (dopo il 20 di agosto) il caldo e l’umidità si sono fatti sentire molto. Discorso diverso, invece, è stato sia nella regione dei 5 Laghi che sulle Alpi giapponesi.

vista di kamikochi giappone

Lì abbiamo trovato delle temperature estive ma, sostenibili riuscendo a restare fuori con i bambini anche l’intera giornata. La sera poi, faceva quasi fresco! Infine, durante gli ultimi giorni a Tokyo, la situazione era decisamente cambiata. Abbiamo trovato un clima piacevolissimo, con giornate soleggiate, ventilate e fresche la sera. In generale, nel corso del viaggio, a parte un giorno in cui la pioggia è stata fitta e costante, per il resto è stata gestibile senza grandi difficoltà. 

tokyo odaiba gundam itinerario giappone

Una situazione diversa rispetto a quanto si verificava invece al sud e nell’area sino a Nagoya dove, proprio durante la nostra permanenza, c’è stato il passaggio di un tifone che ha creato notevoli danni e disagi. Per fortuna, per poco, non l’abbiamo incontrato! Insomma, complice pure per il cambiamento climatico, la pioggia è sicuramente un fattore da considerare durante un viaggio in Giappone ad agosto. In ogni caso, se l’estate è una scelta obbligata, ascoltando anche le esperienze di altri viaggiatori, sembrerebbe meglio preferire la seconda metà del mese di agosto 😉  

Trasporti: come muoversi in Giappone e consigli per organizzare il viaggio

Il capitolo trasporti in Giappone, meriterà un approfondimento a parte 🙂 Se è vero che parlando di Giappone si pensa subito agli Shinkansen e a treni ad alta velocità super efficienti, non sempre collegano le città principali con i paesini più remoti. O meglio, i treni locali arrivano praticamente ovunque ma, non quelli super veloci e con una maggiore frequenza. In base alle vostre esigenze di viaggio, potrebbe essere più congeniale valutare altre opzioni. Motivo per cui, avendo anche i bimbi con noi, oltre al treno, abbiamo scelto di noleggiare l’auto per la seconda parte del viaggio. Andiamo però con ordine e partiamo da Tokyo

tokyo vista da roppongi

Qui per spostarvi ovviamente non c’è cosa migliore della metropolitana. Se il primo giorno che capiterete in una stazione vi sembrerà di non capire nulla, non vi preoccupate…E’ perfettamente normale! Come prima cosa, il consiglio è di controllare il vostro itinerario su Google Maps. Funziona alla perfezione in Giappone e gli orari sia della metro che dei treni sono super affidabili. Per raggiungere Kawaguchiko da Tokyo, abbiamo optato per il treno diretto Limited Express Fuji Excursion che, in poco meno di 2 ore, da Shinjuku ci ha portato a destinazione. Una soluzione super consigliata e prenotabile online prima della partenza. Per gli spostamenti in zona abbiamo usato dei bus locali, molto comodi e puntuali.

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Guidare in Giappone: la nostra opinione e info utili

Per arrivare invece Matsumoto e la Valle di Kiso, abbiamo optato per l’auto. Questo per una maggiore flessibilità e ottimizzare il numero di trasbordi, in quanto avremmo dovuto prendere due/tre treni e poi, una volta in loco, spostarci solo con i mezzi. Sebbene avessimo letto opinioni contrastanti sul guidare in Giappone, la nostra esperienza è stata super positiva. E questo, sia per i costi di noleggio e benzina contenuti che, per lo stato delle strade e la guida a sinistra. Come compagnia ci siamo affidati alla locale Toyota Rent a Car con cui ci siamo trovati benissimo. Utilizzando Google Maps non abbiamo avuto problemi nei tragitti. Non abbiamo trovato pericoloso o complicato guidare in Giappone, anzi. Sia in autostrada che lungo le strade interne, abbiamo incontrato guidatori sempre molto prudenti e ordinati. Inoltre, per esplorare la Valle di Kiso e, con il senno di poi, anche la zona dei 5 Laghi, non possiamo che consigliare l’automobile.

vista tokyo da odaiba cosa vedere in giappone

Sono zone belle, ricche di storia e poco battute in cui, avere la possibilità di scegliere dove fermarsi e quando, permette di scoprire meglio luoghi più nascosti e autentici con i propri tempi. Sicuramente un’esperienza da considerare durante un itinerario di viaggio in Giappone. Infine una piccola nota: per il rientro a Tokyo, inizialmente avevamo scelto di riconsegnare l’auto nella Valle di Kiso e di provare la soluzione treno locale più Shinkansen da Nagoya. 

vista araragi river ingresso tsumago giappone

A causa del tifone di cui vi raccontavamo prima, il nostro Shinkansen e il treno express era stati sospesi. Siamo riusciti, pur con poco preavviso, a cambiare il luogo di riconsegna dell’auto e a ritornare a Tokyo senza problemi. In più, in tale situazione, tutte le compagnie ferroviarie giapponesi prevedevano il rimborso integrale dei biglietti già acquistati: un’attenzione decisamente non da poco che ci ha permesso di gestire l’imprevisto senza aggravio di costi. Un aspetto non banale quando si è in viaggio 😉

Le tappe del nostro viaggio in Giappone di 15 giorni

  • Tokyo
  • Kawaguchiko e la Regione dei 5 Laghi
  • Matsumoto
  • La Valle di Kiso
  • Tokyo

Quanto costa un viaggio in Giappone?

Veniamo ora a quella che è una delle domande più frequenti quando si inizia a pianificare un itinerario di viaggio in Giappone di almeno 15 giorni. Per una vacanza nella Terra del Sol Levante possiamo dirvi che si può non spendere una fortuna. Sicuramente la voce dei trasporti insieme al volo intercontinentale può incidere parecchio. Nei periodi di alta stagione come la primavera, ad esempio, un volo per il Giappone può costare tranquillamente oltre i 1.000/1.200 euro in economy. Idem per il mese di agosto. Pur prenotando con circa 8 mesi di anticipo, noi abbiamo pagato il volo diretto di ITA Roma – Tokyo circa 1.100€ a testa. Una volta in loco, i costi relativi a treni e spostamenti vari, dipenderanno molto dal tipo di itinerario che sceglierete. 

itinerario viaggio giappone pagoda chureito

Per un viaggio tra Tokyo, Osaka e Kyoto, ad esempio, può convenire spostarsi con gli shinkansen e quindi, optare per il Japan Rail Pass (JRP) che copre quelle tratte e che ha un costo tra i 320 e i 650€ a testa, secondo il numero di giorni in cui si intende usarlo. Già, ad esempio, spostandosi con i treni locali, quasi sempre non compresi nel JRP, il discorso è diverso. Nonostante avessimo letto pareri differenti, abbiamo trovato molto conveniente noleggiare l’auto sia per il prezzo del noleggio e drop off che per la benzina, aiutati anche dal cambio favorevole. 

vista tokyo skytree tower

Per quanto riguarda i pernottamenti, muovendosi con anticipo, siamo riusciti a trovare buone sistemazioni in hotel e ryokan tra i 40 e gli 80€ a notte, con colazione inclusa. Costi, quindi, decisamente nella media e non alti. Il vitto è stato per noi una grande sorpresa e la voce più economica di tutta la vacanza. Sia a Tokyo che nelle altre tappe, abbiamo speso davvero poco per mangiare. Nella maggior parte dei casi, un pasto completo (e succulento!) per noi e la piccola non ha mai superato i 15/20€ in totale. 

cena tradizionale giappone in ryokan

Leggermente più costosi sono gli ingressi a musei e attrazioni. Infine, se viaggiate con bambini entro i 3 anni considerate che, volo intercontinentale a parte, per loro treni e metropolitane sono gratuiti e spesso, sia hotel che ryokan, non prevedono supplementi ulteriori oltre il costo della stanza doppia. Per avere un’idea più precisa di quanto abbiamo speso in Giappone, trovate tutti i dettagli nel nostro consueto plan di viaggio 😉

Cosa mangiare in Giappone: dal sushi al tonkatsu sino al ramen

Un viaggio in Giappone è un’esperienza sensoriale e gastronomica. Se il sushi, i gyoza o il ramen che assaggerete vi sembreranno totalmente diversi da quelli mangiati in Italia, preparatevi a scoprire una miriade di pietanze di cui neanche immaginavate l’esistenza 😛 Impossibile non fermarsi nei tanti chioschetti di street food e provare specialità cotte al momento come tocchetti di carne fritta (tonkatsu), mochi oppure ancora il melopan.

mangiare in giappone tonkatsu di maiale

Vi consigliamo caldamente di provare la cucina di un izakaya (una sorta di trattoria giapponese) ma anche quella di qualche ristorante gourmet di livello, se riuscite. Scoprirete gustosissime zuppe a base di soba e noodles con carne e verdure a cui non saprete più rinunciare. Come non citare poi la carne di waygyu, davvero una squisitezza per gli amanti del genere. Ed infine, uova cucinate in tutte le salse, incluse le famose fluffy pancake e il pesce alla griglia, servito a colazione insieme alla tradizionale zuppa di miso e al riso. Insomma, in Giappone ogni giorno potrete scoprire davvero un sapore diverso!

cosa mangiare in giappone sushi tonno

Viaggio fai da te in Giappone con i bambini: un'esperienza per tutti

Il Giappone è un viaggio assolutamente adatto a tutti. Dopo la nostra esperienza con i bambini, possiamo dirvi che a parte il volo intercontinentale un pò lungo, come meta è decisamente un viaggio perfetto per i bimbi anche molto piccoli. E ciò per svariati motivi. Abbiamo trovato il Giappone un paese molto sicuro, con tassi di criminalità ridotti dove ci siamo sentiti super tranquilli anche la sera. Come se non bastasse, gli standard igienici sono davvero elevati anche nei bagni pubblici il che rende facile esplorare questi luoghi con i piccoli al seguito, grazie alla presenza di fasciatoi quasi dappertutto. Le barriere architettoniche sia in città che sui mezzi pubblici sono praticamente assenti il che facilita gli spostamenti per chi magari ha necessità di carrozzelle o passeggini. E se la cucina non presenta piatti particolarmente speziati e piccanti (wasabi a parte ovviamente), c’è da dire che, all’occorrenza, nelle grandi città è facile trovare del cibo occidentale. Infine, seppur l’inglese continua ad essere poco parlato, tra traduttori offline e l’infinita gentilezza dei giapponesi sempre pronti ad aiutarti, la lingua può non costituire una grande difficoltà. Insomma, riteniamo che il Giappone possa davvero rappresentare una meta ideale per tutti i tipi di viaggiatori. Allora, cosa aspettate a partire 🙂 ?


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