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Oslo in 3 giorni, cosa vedere e itinerario in sintesi
Avete mai pensato ad una capitale a misura d’uomo? Beh, Oslo è esattamente così. Una città accessibile, ricca di luoghi d’interesse da visitare, di musei, di quartieri originali e di spazi verdi anche in pieno centro. E in più, muoversi a piedi o con i mezzi pubblici è molto facile. Inoltre, seppur non direttamente sul mare aperto, Oslo ha pure delle spiagge nel cuore della città, dove in estate è possibile farsi il bagno. E, ciliegina sulla torta, d’inverno è possibile raggiungere gli impianti sciistici in solo mezz’ora di metropolitana. Noi l’abbiamo visitata durante il mese di agosto, come prima tappa del nostro viaggio in Norvegia e, ne siamo rimasti molto affascinanti. Ecco allora il nostro itinerario e cosa vedere ad Oslo in 3 giorni con una bimba piccola al seguito.
3 giorni ad Oslo: consigli utili e come organizzare la visita
Iniziamo con un pò di consigli su come organizzare la visita ad Oslo, in particolare, se vi capitate d’estate. Se il periodo può essere l’ideale per viverla al massimo, sfruttando le tante ore di luce, tenete in considerazione l’idea che possa piovere. Noi, infatti, abbiamo trovato quasi due giorni di pioggia torrenziale. Cosa che, con una bimba piccola, può complicare non poco l’organizzazione della giornata. In tal caso, il consiglio, oltre che controllare chiaramente le previsioni, è quello di lasciare per le giornate incerte le visite dei luoghi al chiuso, non dimenticando, però, i giorni di eventuali chiusure o festività.
Per quanto riguarda il pernottamento, muovendosi con anticipo (circa 6 mesi), siamo riusciti a trovare delle buone soluzioni su Airbnb, molto centrali, carine e non troppo esose. Ad Oslo avevamo un appartamento a due passi dal Palazzo Reale, in Welhavens Gate. Una zona molto comoda sia per spostarsi di giorno che, eventualmente, di sera avendo diversi localini nelle vicinanze. Un punto strategico che ci ha permesso di raggiungere a piedi, nelle giornate di sole, anche la zona di Aker Brygge.
Chiudiamo, parlando ora del clima. Durante i nostri 3 giorni ad Oslo, siamo passati da giornate estive, in cui abbiamo camminato a maniche corte quasi sudando, a momenti in cui indossare giacca a vento e capi impermeabili. In linea generale, di sera la temperatura era sui 14-16 gradi massimo. Sebbene d’estate non sia così raro trovare pioggia in Norvegia, abbiamo poi scoperto essere stato anomalo trovare precipitazioni così abbondanti da causare, tra l’altro, diversi allagamenti, sospensione dei treni locali e sfollamento di alcuni centri nell’entroterra. A parte ciò, il nostro consiglio non può che essere il solito abbigliamento a cipolla insieme a scarpe ed indumenti tecnici, antivento ed antipioggia nel caso in cui piova.
Primo giorno ad Oslo: Aker Brygge e il National Museum
Il nostro primo giorno nella capitale norvegese, l’abbiamo dedicato ai dintorni di Aker Brygge. Raggiunta a piedi con una comoda passeggiata di circa 30 minuti, la prima sosta è stata al National Museum. Per la visita qui mettete in conto almeno un paio d’ore perchè il museo, tra capolavori che non hanno bisogno di presentazioni e svariate collezioni, merita davvero del tempo. Uno degli aspetti che più abbiamo apprezzato è stata la presenza, in quasi tutte le sale, di materiali didattici e di intrattenimento per i più piccoli. Sebbene molti fossero per bambini dai 5-7 anni, alcuni sono piaciuti anche alla nostra piccola di 1 anno e mezzo che si è molto divertita.
La nostra giornata è proseguita la scoperta del quartiere di Aker Brygge, molto giovane e vivace. Oltre a tanti localini vista fiordo, troverete vicoletti colorati, installazioni di arte contemporanea e palazzi ultra moderni e singolari. Non mancano murales e gallerie d’arte. Tutta la zona si snoda lungo il fiordo dove sono presenti delle spiaggette molto pulite e ben tenute dove potersi bagnare in tranquillità. Se la giornata è bella, fermatevi a pranzo in uno dei tanti ristorantini e respirate un pò l’atmosfera di tranquillità che si percepisce in quest’angolo di Oslo.
Secondo giorno ad Oslo: dal Teatro dell'Opera a Grunerlokka passando per Sentrum
Una volta arrivati al Teatro dell’Opera di Oslo, è impossibile non rimanerne incantati. L’opera, maestosa e possente, si erge a due passi dal fiordo e, guardandola da lontano, sembra davvero ergersi direttamente dall’acqua. Realizzata in marmo chiarissimo, ha una conformazione molto particolare. L’opera è stata realizzata in modo che tutti possano salirvi in cima e da lì ammirare la bellezza della città. L’intero tetto del Teatro dell’Opera di Oslo è calpestabile e, la cosa che più stupisce, è quanto l’opera, realizzata in tal modo, sia alla portata di tutti. Non vi è, infatti, alcuna barriera architettonica. Per raggiungere la sommità con la terrazza, c’è un percorso con delle scale laterali oppure, si può percorrere la parte centrale del tetto. Il teatro è visitabile anche internamente.
La Cattedrale di Oslo, Sentrum e Anker Park
Dopo il Teatro dell’Opera, ci dirigiamo verso il centro storico. Qui visitiamo subito la Cattedrale di Oslo, dagli interni un po’ austeri ma, con un bellissimo affresco che riveste la cupola. Proseguiamo e, dopo uno spuntino al volo, ci dirigiamo verso Grunerlokka, vivace e giovane quartiere della capitale. Siamo diretti, in realtà, al mercatino di Ingens Gate che si svolge solo la domenica. Per arrivarvi, imbocchiamo Anker Park che costeggia il fiume Akerselva. Il parco è molto ben curato e, oltre ad alcuni localini che sorgono sulle sponde del fiume, tutt’intorno è circondato da edifici moderni e in stile industrial che rendono il panorama urbano molto variegato.
Grunerlokka e il mercato domenicale di Ingens Gate
Per arrivare a Ingens Gate, si attraversa il ponte Elvebakken bro. Poco prima dell’inizio del mercato, segnaliamo un piccolo parco giochi molto curato dove fermarsi se avrete bimbi al seguito. Il mercato è piccolino e si visita in breve tempo. Oltre a diversi banchi di articoli vintage, troverete anche baretti dove poter bere o mangiare qualcosa, articoli handmade e, per lo più, accessori. Dobbiamo però dirvi che non ci ha entusiasmato particolarmente. È carino farvi un giro per l’atmosfera che vi si respira, essendo i palazzetti intorno molto singolari e ricchi di street art. Dopo il mercato, ne approfittiamo per esplorare un po’ Grunerlokka. La zona è molto movimentata e colorata, ricca di locali che di sera, probabilmente, si animano sino a tardi. Dopo Grunerlokka, rientriamo alla base.
Cosa fare ad Oslo (con i bambini) quando piove: visita ai Musei Kon-Tiki e Fram
Il nostro terzo ed ultimo giorno ad Oslo, ci siamo svegliati letteralmente sotto un diluvio. Essendo poi lunedì, molti musei ed attrazioni al coperto erano chiusi. Poco male perché la visita ai Musei Kon-Tiki e Fram si è rivelata, oltre che interessante, molto divertente soprattutto per la nostra piccola. I due musei, uno di fronte all’altro, sorgono sull’isoletta di Bygdøy, raggiungibile dal centro in circa mezz’ora di autobus. Essendo la pioggia copiosa e la fermata non proprio vicinissima, avendo la piccola, abbiamo optato per il taxi. Se sceglierete di visitarli entrambi, è possibile acquistare anche un unico biglietto che costa circa 20€.
Visita al Museo Kon-Tiki e la storia di Heyerdahl
Il museo, piccolo, che si visita in un’oretta è tutto incentrato sulle avventure dell’esploratore norvegese Thor Heyerdahl. Oltre a diverse fotografie delle sue spedizioni e ad alcuni video, sono presenti la famosa zattera Kon-Tiki, la Ra-II insieme a diversi oggetti utilizzati nelle esplorazioni.
Il Museo Fram e la nave delle spedizioni polari
Attraversata la strada, si entra poi al Museo Fram. Qui si trova la nave Fram, utilizzata per tre spedizioni polari tra il 1893 e il 1912. L’imbarcazione, presente nella sua interezza, è perfettamente conservata e si può visitare anche all’interno. Qui sono esposti diversi oggetti risalenti alle varie spedizioni. La nave è visitabile su più piani. Ai lati sono esposti altre suppellettili relative alle spedizioni e proiettati alcuni filmati dell’epoca. Al piano terra, oltre ad un simpatico spazio bar sono presenti, inoltre, delle aree interattive per i più piccoli. L’intera visita però, è super adatta ai bimbi. La nostra di un anno e mezzo si è divertita comunque tantissimo. Per la visita al Fram, essendo la nave su più piani, considerate almeno un’ora e mezza.
Dove bere e mangiare ad Oslo: i nostri suggerimenti
Soggiornando in appartamento, abbiamo avuto meno occasione di provare locali e ristorantini in città. Vi lasciamo però tre nomi di posticini che ci sono piaciuti. Unica nota, non proprio positivissima, il conto: come ben sapevamo, infatti, mangiare o bere un drink ad Oslo ma, in generale, in Norvegia non è economico. Detto ciò, iniziamo con un simpatico ristorantino dove mangiare in zona Aker Brygge: si tratta di un locale dove potrete gustare cucina tipica norvegese che abbiamo provato un po’ per caso il nostro primo giorno in città. Si tratta di Rorbua Aker Brygge. Il locale, delizioso con gli interni interamente in legno, ricorda per l’appunto i tipici rorbu norvegesi, le casette dei pescatori. Abbiamo assaggiato sia del salmone fresco che una zuppa di pesce norvegese che ci sono piaciute molto.
Passiamo ora ad un paio di nomi di localini dove stiamo stati post cena. Entrambi hanno la cucina, quindi è possibile anche mangiarvi. Il primo è Oslo Mikrobryggeri, in zona Homansbyen, un micro birrificio molto carino dove è da provare la loro birra artigianale. Il secondo, invece, è Lorry, a due passi dal parco del Palazzo Reale. Il locale è molto carino e ha un dehor esterno in uno degli angolini più carini di Oslo. In entrambi, la spesa è stata all’incirca di 10€ a persona per una pinta di birra.
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