- Villa Lante, Sacro Bosco di Bomarzo, Orte vecchia
- Pranzo da Il Quadrifoglio, Bomarzo
- N.A.
- Auto
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- Warrior, Aurora
- Villa Lante, Sacro Bosco
Cosa vedere in Tuscia in un giorno: l'itinerario in sintesi
Dopo aver visitato Viterbo, il nostro itinerario in Tuscia prosegue. Il giorno dopo, infatti, siamo partiti da Bagnaia con la spettacolare Villa Lante e abbiamo proseguito poi sino ad Orte vecchia, passando per Bomarzo. Ecco quindi il nostro itinerario completo e cosa vedere in Tuscia in un giorno.
Cosa vedere in Tuscia: Bagnaia e la bellissima Villa Lante
Prima tappa della nostra giornata in Tuscia è Bagnaia dove ci fermiamo per visitare Villa Lante. Raggiunta in circa un quarto d’ora di auto da Viterbo, Villa Lante e i suoi giardini meritano assolutamente una sosta. Prima di entrare, chiedete alla biglietteria info su eventuali visite guidate e/o aperture extra. Noi siamo stati fortunati e abbiamo trovato una visita guidata gratuita per la limonaia e la loggia (in genere chiuse al pubblico). Andiamo, però, con ordine 🙂 Pagato il ticket di ingresso di 5€, appena entrati l’attenzione viene catturata dalla Fontana dei Mori e dall’elegante giardino all’italiana, molto curato e ben tenuto, che la circonda.
Scopriamo poi che a Villa Lante, sono state girate diverse scene della serie The Young Pope, richiamando molto le atmosfere dei palazzi vaticani. Proseguiamo nella parte alta dei giardini dove ci sono molteplici fontane, una più bella dell’altra. La Fontana dei Giganti, che ci si trova davanti appena salite le scale, è quella che più ci impressiona anche, per il suo significato. I Giganti, infatti, rappresentano l’Arno e il Tevere, le due anime della Tuscia.
Le fontane di Villa Lante e la limonaia
Una piccola curiosità. L’intero pendio della tenuta è attraversato da un ruscello che, prima di confluire nella Fontana dei Mori, sgorga al centro di una tavola di marmo, presente in giardino. La finalità era quella di rinfrescare le bevande durante i pasti. Nell’intero complesso c’è armonia tra gli elementi architettonici, dalle linee geometriche semplici, il verde predominante e i tanti giochi d’acqua. Ed è proprio quest’armonia a trasmettere serenità e quiete insieme al costante rumore di sottofondo, tutt’altro che fastidioso, dello scorrere dell’acqua. Grazie alla visita guidata, abbiamo la possibilità di vedere gli interni affrescati della loggia (la prima casina che si trova all’ingresso della villa), uno dei due palazzi e la limonaia, costruzione molto carina, dall’arredo singolare. Conclusa la visita, riprendiamo l’auto in direzione Bomarzo.
Visita a Bomarzo: benvenuti al Parco dei Mostri
Prima di visitare il parco, ci fermiamo per pranzo al Quadrifoglio, dove gustiamo alcuni piatti caserecci della cucina viterbese. Sazi e contenti ci incamminiamo finalmente verso il Parco dei Mostri, conosciuto anche Sacro Bosco. Da tempo eravamo curiosi di visitare questo luogo, di cui avevamo visto diverse foto e sentito tanto parlare. E le aspettative, con un pò di sorpresa, sono state tutte ampiamente soddisfatte 🙂 Il costo del biglietto d’entrata è di 13€ per gli adulti mentre 8€ per i bambini. All’ingresso consigliamo di prendere la cartina che ci è stata molto utile durante il percorso. Nonostante sia l’ora più calda, il bosco è talmente fitto che la luce del sole filtra solo in alcuni punti, senza farci sentire la calura. Seguiamo il percorso indicato e, dopo la Sfinge, situata immediatamente di fronte la porta d’ingresso, giungiamo al primo mostro “famoso” Proteo Glauco. Decisamente uno dei più immortalati dalle macchine fotografiche.
Nel Sacro Bosco di Bomarzo: tra mostri e sculture immersi nel verde
Ci addentriamo poi nel cuore del Sacro Bosco, la parte più fitta e selvaggia. Incontriamo prima Ercole, che spunta improvvisamente dopo le scale e poi, una Tartaruga gigante. Qui più che bosco, sembra quasi di essere nella jungla. La vegetazione, diventata ancora più verde e rigogliosa, si è arricchita di felci che contribuiscono a rendere più “esotico” quest’angolo. L’atmosfera che si respira sembra, allo stesso tempo, un pò incantata e un pò misteriosa. E man mano che ci si addentra, la sensazione di essere in un luogo davvero singolare cresce sempre di più. Nonostante i tanti visitatori, sembra di esplorare il parco da soli. Ad ogni angolo ci si aspetta di trovare la scultura più strana. Alcune, completamente immerse nella vegetazione, non sono immediatamente visibili. Proseguendo il cammino, dopo il Teatro con Obelischi, una delle cose più particolari è sicuramente la Torre Pendente. Talmente pendente che all’interno, con il suo pavimento inclinato, si ha davvero la sensazione di perdere l’equilibrio!
Il bosco è tutto un saliscendi accompagnato da mostri, mostriciattoli, figure mitologiche e frasi sibilline. Incise un pò dappertutto, il loro significato non è sempre chiaro. Dopo esserci imbattuti in un Drago prima e in un Elefante orientaleggiante poi, arriviamo al cospetto di Nettuno, imponente e solitario. C’è davvero di tutto nel Sacro Bosco e, nonostante avessimo la cartina, ogni scultura che ci troviamo di fronte ci sorprende, complice probabilmente sia la collocazione che l’espressione. Con uno sguardo ognuno diverso dagli altri, i personaggi sembrano bloccati da un incantesimo. Giungiamo in un altro dei punti clou del parco e cioè dall’Orco. Qui le foto più strambe vengono davvero facili 🙂
Proseguiamo il nostro cammino incontrando Leoni, Pigne e Cerbero: insomma tanti animali fantastici e figure mitologiche in unico luogo! Il percorso si chiude al Tempietto, molto carino, che sorge su una collinetta solitaria. Quasi un pò intristiti dal fatto che i mostri sono finiti e non ne incontreremo più, lasciamo il Sacro Bosco che, oltre ad esserci piaciuto molto, ci ha anche divertito 🙂 E come Villa Lante, anche Bomarzo con il suo Sacro Bosco, va inserita d’obbligo tra le cose da vedere in Tuscia. Il nostro tour però, non è ancora finito!
Cosa vedere in Tuscia: Orte vecchia, una sorpresa a pochi passi da Roma
L’ultima tappa della nostra giornata in Tuscia, è il borgo di Orte vecchia che si rivela una vera sorpresa. Piccolo, aggraziato e con scorci infiorati, la città antica sorge su una collina da cui si gode una vista spettacolare sui dolci pendii verdi della Tuscia. Arrivati alle quattro di un assolato pomeriggio di giugno, giriamo per il centro storico quasi soli e scopriamo che Orte è divisa in contrade. C’è anche un percorso “Orte sotterranea” ma, è chiuso al momento del nostro arrivo. Il borghetto è delizioso, curato e pieno di palazzi antichi. Si gira facilmente a piedi in un’oretta. Prima di andarcene, decidiamo di sederci nel bar in piazza a sorseggiare una cedrata, per goderci un altro pò il relax e la bellezza di Orte, insieme a qualche vecchietto del luogo.
Una degna conclusione del nostro tour e una tappa da tener presente per un giretto, anche di un solo giorno, nell’affascinante Tuscia 😉
6 commenti
Marcella · 21 Luglio 2018 alle 3:43 PM
Leggendo già mi era venuto il desiderio di visitare Viterbo,ora aggiungo la Tuscia.complimenti
Ela · 22 Luglio 2018 alle 11:48 AM
Grazieee 🙂
Stefano · 23 Marzo 2024 alle 9:25 AM
Il Palazzo Farnese a Caprarola non è da mancare.
Ela · 25 Marzo 2024 alle 3:10 PM
Ciao Stefano, grazie per essere passato sul nostro blog. Concordo e infatti, proprio a Caprarola e al meraviglioso Palazzo Farnese, abbiamo dedicato una giornata ed un articolo ad hoc 🙂 https://thismustbethetrip.com/caprarola-cosa-vedere-tuscia
Un giorno tra Caprarola e Antica Monterano: cosa vedere · 13 Maggio 2020 alle 6:49 PM
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