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Passeggiata a Roma tra il Testaccio e l'Aventino: itinerario in sintesi

Oggi vi raccontiamo di una delle passeggiate di Roma che più preferiamo e che ci rilassa quando abbiamo bisogno di una boccata d’aria, senza lasciare la città. E’ stata, inoltre, la nostra prima passeggiata dopo questi mesi di lockdown. Ecco un breve itinerario tra due quartieri di Roma un pò agli antipodi tra loro: il tradizionale e ancora romanissimo Testaccio e l’elegante Aventino. Una passeggiata perfetta anche se visitate per la prima volta Roma e non volete perdervi due dei suoi simboli.

Passeggiata a Roma: Testaccio e i suoi "cocci"

La nostra passeggiata a Roma inizia dal Testaccio. Se fino ad alcuni anni fa il Testaccio era considerato ancora un rione popolare ora, grazie anche ai suoi localini, è diventato un vero e proprio quartiere inn, un pò radical chic. Pure i prezzi sono diventati tutt’altro che popolari. Siamo al centro di Roma, a pochi metri dalla Piramide Cestia e dalle Mura Aureliane e, in linea d’area, di fronte Trastevere. Non si può venire a Roma e non fare, anche se per poco, una visita veloce al quartiere. Uno dei pochi dove si respira ancora la romanità e che, solo per questo, meriterebbe una visita. Si trova inoltre in una posizione molto comoda: a meno di 1 km da Piazza Venezia, raggiungibile sia con i mezzi che con una piacevole passeggiata. 

L'origine del rione Testaccio

Un piccolo excursus storico. Il nome Testaccio deriva dal latino testae, che significa anfore o cocci. Il quartiere deve infatti il suo nome al Monte dei Cocci, un’altura artificiale, risultato dell’accumulo delle anfore che non venivano più utilizzate. Siamo infatti nelle vicinanze del Porto Fluviale da cui giungevano, sin dall’epoca romana, le anfore che svuotate del loro contenuto venduto al mercato. Non potendo essere più riutilizzate, venivano depositate sul monte. Dalla struttura dell’altura, si evince che quest’usanza era tutt’altro che casuale. Il tutto infatti era talmente organizzato che i cocci venivano alternati a della calce, per evitare anche il diffondersi di cattivi odori, derivanti dai residui alimentari.

Una volta al Testaccio, in particolare se vi capitate in mattinata, girate per le sue stradine. Fermatevi a Piazza Testaccio, osservate la fontana delle anfore, simbolo del quartiere e il passeggio del quartiere. Se siete fortunati, potrete ancora assistere a simpatiche scenette tra gli storici abitanti del quartiere e alcuni storici rivenditori. Qui potete trovare ancora vecchie insegne, alcune incise sul marmo come quella della Macelleria Equina. Fa tutto parte del fascino di questo quartiere, che di sera si trasforma e viene preso d’assalto dalla movida. Se riuscite, infilatevi nei cortili degli antichi palazzi. Alcuni, molto curati, sono un vero spettacolo. Se siete curiosi di saperne di più sul quartiere e sul suo monte, potete prenotare una visita guidata al Monte Testaccio, gestito dalla sovrintendenza di Roma.

Passeggiata a Roma: il magico Aventino

Dal Testaccio, la passeggiata prosegue verso un quartiere completamente diverso: il colle Aventino. Dal Monte Testaccio, proseguite su via Galvani in direzione via Marmorata. All’incrocio fermatevi un attimo ad ammirare la storica caserma dei pompieri. Proseguite su via Ausilio Pollione e svoltate poi a sinistra su via di Porta Laverniale. In questo periodo, in cui le auto sono poche in giro, la primavera si fa sentire con tutta se stessa. Più si sale e più il profumo di gelsomino misto a quello dei fiori d’arancio, catturano i sensi. Una nota delicata che inebria e accompagna nella passeggiata per Roma. Nel silenzio e nella calma dell’Aventino. Passate Piazza di Sant’Anselmo e arrivate in Piazza dei Cavalieri di Malta. Qui d’obbligo è fermarsi al Buco della Serratura. Noi, nonostante non si contano più le volte in cui l’abbiamo ammirata, quando capitiamo qui e non troviamo folla, ci fermiamo. Menzionata ormai da diversi film, tra cui  “La Grande Bellezza” di Sorrentino, osservare la cupola di San Pietro dalla serratura della Villa del Priorato di Malta, è emozionante.

I giardini dell'Aventino: dove rilassarsi con la vista di Roma

Si continua la proseguendo su Via di S.Alessio. Oltre all’omonima chiesa che se trovate aperta potete visitare, ci sono i giardini, immediatamente a fianco la Basilica. Chiusi in questo periodo, così come il vicino e, forse, più scenografico Giardino degli Aranci. La vista è similare ma forse, la terrazza di quest’ultimo, ha qualcosa in più. Da qui ci si affaccia direttamente sul Tevere e si può osservare il Cupolone e distinguere chiaramente i tetti del centro di Roma. Quando finita l’emergenza, i giardini riapriranno, vi suggeriamo di venirci al tramonto. Quando i colori aranciati rendono ancora più magico quest’angolo della Città Eterna. Anche affollato dai turisti, per noi il Giardino degli Aranci è un luogo dove rilassarci per un pò. Mi piace passarci il pomeriggio, magari scrivendo o leggendo un libro. Prima di lasciare l’Aventino, se vi va, entrate a visitare la Chiesa di Santa Sabina.

Il Roseto di Roma: una bellezza a due passi dal Circo Massimo

Continuando su via di Santa Sabina, prendete via di Valle Murcia. Si passa così tra le aeree del Roseto comunale, aperto solo nei periodi di fioritura in primavera e in autunno. Maggio è uno dei mesi più belli in cui visitarlo. Il tepore della primavera romana insieme ai colori delle oltre 1000 specie di rose, provenienti da tutto il mondo, rende molto suggestivo questo luogo. Aggiungiamoci che il Roseto affaccia sul Circo Massimo e allora, la cornice è perfetta. Sono presenti alcune panchine dove è possibile sedersi per contemplare con calma le tante varietà di fiori.

Il Circo Massimo e le sue domus: tra storia e immortalità

La nostra passeggiata termina al Circo Massimo. Lasciandoci alle spalle l’Aventino, è possibile ammirare i resti delle Domus del Circo Massimo, che lo incorniciano. Anche qui, osservarle con la luce del tramonto che le illumina, ne fa scorgere tutti i dettagli e contribuisce a rendere immortale questo scorcio di Roma. Noi ci siamo passati tante volte ma, in questi giorni post lockdown, con il silenzio che non è  più così tanto impossibile da percepire, il Circo Massimo sembra immobile. Quasi come fossimo stati catapultati a secoli fa. E se osservarlo così, a primo acchito ha sicuramente fascino, si sente mancare la vitalità che normalmente vi si respira.

Dove mangiare tra Testaccio e Aventino: i nostri consigli

Anche se per ora, il periodo non si presta molto, vogliamo lasciarvi un paio di suggerimenti culinari che, come sapete, nei nostri itinerari non possono mai mancare 😉 Partiamo da un grande classico, che speriamo di poter tornare a breve a gustare: la cacio e pepe di Felice al Testaccio. Un’istituzione nel quartiere ma, più in generale, a Roma. La sua cacio e pepe, è diventata famosa ovunque e va assaggiata almeno una volta nella vita. Felice, proprietario della storica trattoria del rione, quando ancora il quartiere era prettamente frequentato da operai, era un proprietario che, ci raccontano gli storici abitanti del quartiere, faceva accomodare solo chi conosceva personalmente o abitava al Testaccio. Fu Roberto Benigni ai tempi di “Quelli della notte” di Arbore, a scoprirlo e a far aprire le sue porte. Oggi il ristorante, gestito dal figlio di Felice, è tappa fissa per chi passa per Roma. Ma ricordatevi: prenotate con largo anticipo, anche per un turno infrasettimanale. 

Seconda opzione degna di nota e sempre originaria del quartiere è Trapizzino, aperto in questi giorni per delivery ed asporto. Stefano Callegari qui ha lanciato la sua idea geniale: un triangolo di pasta di pizza ripieno di salse e condimenti tipici della cucina romana. Tradizione, innovazione e gusto. Sì perchè una volta incontrato il Trapizzino non si lascia più. Il nostro preferito? Difficile a dirsi. Sicuramente possiamo dirvi che prenderne meno di due è un’ardua scelta 😛 Se pollo alla cacciatora e parmigiana di melanzane sono dei must, se trovate quello coratella e carciofi non lasciatevelo scappare! Di Trapizzino e Felice al Testaccio ne abbiamo parlato anche con maggior dettaglio. Nel frattempo speriamo che la nostra passeggiata a Roma tra Testaccio e Aventino insieme con i nostri consigli enogastronomici, vi siano piaciuti! 


1 commento

Roma: alla scoperta dell'Aventino con le Travel Blogger Italiane · 24 Giugno 2020 alle 5:09 PM

[…] Ultima tappa del nostro tour di oggi per Roma e l’Aventino con Ilaria, è Piazza dei Cavalieri di Malta con l’ormai famosissimo Buco della Serratura. Tutta la zona all’interno del cortile, inclusa la chiesa di Santa Maria del Priorato appartiene ai Cavalieri di Malta e costituisce area extra territoriale. Diverse sono le leggende e le simbologie legate a tale piazza. Tra le tante, la nostra guida ci racconta quella secondo cui l’intero colle Aventino nasconderebbe una nave sacra per i Templari, pronta a partire per la Terra Santa. La nave avrebbe la prua rivolta verso il Tevere e mentre gli obelischi invece sarebbero gli alberi. Grazie ai simboli e decorazioni, dai significati anche esoterici, presenti lungo tutta a piazza, chi conosce la chiave di volta sarebbe in grado di decifrarli e portare alla luce la nave. Tra una curiosità e l’altra si chiude così il nostro tour con Ilaria, guida super preparata che ci ha fatto scoprire storia e curiosità inedite sull’Aventino e su Roma. La nostra giornata termina con un pranzo fresco da Rosso Eat Drink Stay, locale su Viale Aventino, a pochi passi dalla metropolitana. Se vorrete proseguire con un tour della zona altro quartiere nelle vicinanze da non perdere, è lo storico Testaccio. […]

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