5 giorni alle Isole Lofoten in agosto, itinerario in sintesi

Durante il nostro viaggio fai da te in Norvegia di 18 giorni, uno dei momenti più attesi è stato l’arrivo alle isole Lofoten. A nostro avviso, una di quelle tappe davvero da non perdere durante una vacanza da quelle parti. Noi vi siamo stati 5 giorni ma, ne siamo rimasti così tanto colpiti che non ce ne saremmo più voluti andare. Ecco il nostro itinerario, come abbiamo organizzato i giorni lì con la piccola di un anno e mezzo e i consigli su cosa vedere alle Isole Lofoten.

Visitare le isole Lofoten: consigli pratici

Ci sono diversi modi per visitare e raggiungere le Isole Lofoten. A seconda del tipo di itinerario, potrete scegliere se arrivarvi con il celebre postale dei fiordi, l’Hurtigruten, in bus, in auto, in camper o, con il classico fly and drive. Insomma, le possibilità sono molteplici. Noi, per motivi pratici e di tempo, avendo una bimba piccola che non gradisce molto l’auto, abbiamo optato per il più veloce ovvero aereo più auto. Abbiamo prenotato un volo interno con la compagnia Widerøe da Bergen con scalo tecnico di 30 minuti a Throndheim. Ci siamo trovati molto bene e, nonostante la pioggia, il volo è stato preciso e puntuale. L’aeroporto dove siamo atterrati e poi ripartiti per Oslo era quello di Narvik/Harstad vicino a Evenes. Un pò più lontano dal centro delle Lofoten ma, con offerte più economiche sui voli. Da qui, abbiamo noleggiato un’auto dall’Italia e, una volta ritirata, ci siamo diretti verso Svolvær, prima tappa del nostro viaggio alle Lofoten. 

Rorbu di Reine Isole Lofoten

Per quanto riguarda le prenotazioni, sia dei trasporti che dei pernottamenti, essendo in alta stagione, ci siamo mossi con circa 4 mesi di anticipo. Per i pernottamenti, per un tema di comodità, abbiamo scelto degli appartamenti. Non possiamo non consigliarvi, però, di dormire almeno una notte in un rorbu. Si tratta delle tipiche casette rosse delle Lofoten, un tempo case dei pescatori (per questo, quasi sempre vicino al mare), oggi rimesse a nuovo e molto caratteristiche. Noi, a Reine, ne abbiamo trovata una sul mare davvero deliziosa dove abbiamo lasciato il cuore. Oltre agli appartamenti ed hotel, ci sono anche diversi camping ben attrezzati, utili se si vuole provare a risparmiare qualcosina. 

rorbu casette rosse lofoten norvegia

Parliamo ora di quanti giorni dedicare alle Lofoten. Se cinque sono stati il tempo minimo per avere un corposo assaggio di quest’angolo magico della Norvegia, a nostro avviso, se si vogliono percorrere i principali trail, allora il tempo ideale da considerare può essere una settimana, in particolare durante i mesi estivi. Nonostante avessimo trovato sole la maggior parte dei giorni, la pioggia è sempre dietro l’angolo. Motivo per cui avere qualche giorno in più a disposizione, è sicuramente un vantaggio non da poco. Infine, l’abbigliamento. Vento a parte, le temperature in estate non sono mai altissime. Di giorno, oltre alla giacca a vento, una felpa insieme con una maglia a maniche corte può andar bene. Di sera, invece, siamo arrivati sui 10° gradi quindi, oltre al classico 100 grammi, sicuramente qualcosa di più pesante può essere utile. In ogni caso, noi consigliamo capi versatili, antivento e impermeabili, scarpe incluse.

Come organizzare un itinerario alle Isole Lofoten

Per organizzare il nostro itinerario alle isole Lofoten, abbiamo deciso di esplorare due zone: quella nei dintorni di Svolvær e Reine. Da entrambe le cittadine ci siamo spostati in auto per raggiungere i punti di interesse vicini. Considerate che se percorrendo la E10, l’unica autostrada delle Lofoten, la distanza tra Svolvær e Reine è “solo” di due ore e dieci minuti, ci sono talmente tante escursioni e punti dove fermarsi lungo il tragitto che, anche se non avete bimbi al seguito, per godervi appieno le Lofoten consigliamo di fare base nelle due città per vedere il più possibile. Se Svolvær è città con centri commerciali e negozi di diverso genere, Reine è un piccolo centro, principalmente base per molti escursionisti. Ha però, oltre che scorci da sogno, alcuni ristorantini dove rifocillarsi e i servizi essenziali. Tra i centri più popolati delle Lofoten, segnaliamo l’altra città Leknes che, però, non abbiamo visitato. 

essicatori di merluzzo a svolvaer lofoten

Se sicuramente queste isole sono il paradiso per gli amanti del trekking e dell’hiking, le Lofoten però nascondono anche incantevoli villaggi di pescatori o rovine a picco sul mare come Henningsvaer o EggumLuoghi che possono essere visitati facilmente e, senza grossa fatica. Nonostante sia possibile, infatti, muoversi in bus, secondo noi il modo migliore per visitare le isole rimane l’auto. Lungo il tragitto, abbiamo trovato ogni giorno luoghi dove fermarsi all’improvviso per una foto o una breve passeggiata. E vista poi l’assenza di traffico, guidare lungo la E10 tra isolotti, fiordi, rorbu e scorci da favola, è stata una delle esperienze più belle del viaggio. Le strade sono assolutamente ben tenute e, in agosto, non abbiamo incontrato alcuna difficoltà. Motivo per cui, nella stagione estiva, una semplice utilitaria va benissimo e non occorre il 4×4. Segnaliamo poi, la presenza di diversi itinerari da percorrere in bici.

cosa vedere alle lofoten nusfjord

Escursioni e trekking: i più celebri

Capitolo escursioni. Ce ne sono davvero di tutti i tipi e difficoltà. Se non siete molto pratici con le camminate e l’hiking, non vi preoccupate. Presso gli uffici del turismo che troverete nelle principali città, potrete avere tutte le informazioni che fanno al caso vostro, insieme alle cartine escursionistiche. Tra le più famose, non possiamo che segnalare il Reinebringen, il sentiero per Justadtinden oppure ancora la ferrata per salire sulla cima Svolværgeita. Insomma, le opportunità sono davvero tante. Essendo il meteo comunque molto variabile, vi suggeriamo di programmare le escursioni considerando almeno un giorno in più, casomai doveste incontrare pioggia. 

isole lofoten cosa vedere

Lofoten con i bambini: la nostra esperienza

Siamo stati alle isole Lofoten con la nostra piccola Eva di un anno e mezzo e, la nostra esperienza, è stata assolutamente positiva. Negli appartamenti abbiamo sempre trovato tutto il necessario, culla inclusa previa richiesta. Addirittura nella nostra casa di Svolvær, la proprietaria ci aveva messo a disposizione dei giochi e una piccola fascia da usare come seggiolone. Solo nei ristoranti, come un pò in tutta la Norvegia, non abbiamo trovato molto. Pur mangiando tutto, a parte del pesce sulla griglia, abbiamo preferito evitare crostacei e zuppe molto condite. Nei supermercati abbiamo trovato per lei qualsiasi cosa. Dai pannolini ad eventuali omogeneizzati e succhi, c’è assolutamente tutto. Infine, un pò in tutti i paesini visitati, abbiamo tanto apprezzato la presenza dei piccoli parchi giochi ben tenuti dove abbiamo portato la piccola a giocare.

ela e bimba ad A i Lofoten

Per quanto riguarda le escursioni, consigliamo comunque l’uso del marsupio o dello zaino da trekking. Sebbene siamo riusciti a fare alcune camminate tranquillamente con il passeggino (il nostro ha però le ruote ammortizzate), ci sono alcuni sentieri, per la presenza di scale per lo più, non praticabili con il passeggino. Ad esempio, ci è stato sconsigliato in ogni caso il Reinebringen, per la pendenza della scalinata. Infine, anche in caso di pioggia, non temete. Troverete qualcosa da fare al chiuso con i bambini. Noi, durante un giorno di pioggia continua, abbiamo portato la nostra piccola a visitare il Viking Museum e si è divertita molto. Come il resto della Norvegia visitata, non possiamo che confermare come pure le Lofoten, siano una meta decisamente baby friendly. Vi basti pensare che, persino nel piccolo villaggio di Nusfjord, sito Unesco, abbiamo trovato una casetta pensata apposta per far giocare i bambini!

Museo dei Vichinghi Lofoten

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