- La Salle, Courmayeur, Morgex
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- Wishing I was there, Natalie Imbruglia
- La Salle, Skyway Monte Bianco
Tre giorni a La Salle e dintorni: itinerario in sintesi
Durante il nostro viaggio in Valle d’Aosta di 10 giorni, dopo il Parco Nazionale del Gran Paradiso, è stata la volta di La Salle. Qui ci siamo fermati tre giorni di giorni per visitare la zona nei pressi del Monte Bianco. Qui abbiamo dedicato un giorno al Monte Bianco con l’esperienza della skyway mentre gli altri, li abbiamo dedicati a La Salle e dintorni. Ecco quindi il nostro itinerario e i nostri consigli su cosa vedere in Valle d’Aosta in tre giorni tra La Salle e dintorni.
Cosa vedere tra La Salle e dintorni in tre giorni
I nostri tre giorni tra La Salle e dintorni li abbiamo dedicati per lo più ad escursioni nella natura. Essendo al quarto mese di gravidanza e non potendo avventurarci in trekking impegnativi, abbiamo optato per percorsi abbastanza semplici dai dislivelli contenuti. Il primo giorno scelto di visitare la Val Veny senza seguire un sentiero in particolare. La valle infatti è ricca di percorsi mozzafiato e ci ripromettiamo di tornarci 🙂 Il secondo giorno invece, approfittando dell’assenza di pioggia, ne abbiamo approfittato per salire sul Monte Bianco provando l’esperienza della Skyway. L’ultimo giorno, infine, abbiamo percorso il sentiero che conduce al Lago d’Arpy, di cui poi vi parleremo nel dettaglio 😉
Dove dormire a La Salle: la nostra scelta
Per visitare la zona, si può scegliere di pernottare sia a La Salle che nelle località vicine. Noi abbiamo scelto di dormire lì piuttosto che a Courmayeur, sia per un tema di prezzi che di tranquillità. Il paese offre diverse strutture ricettive, più o meno distanti dal centro. Noi abbiamo optato per Locanda Lo Fòo, un B&B a conduzione familiare che si trova in collina, in posizione più defilata dal borgo, con una vista eccezionale sulle Alpi. Noi ci siamo trovati molto bene ma considerate che per andare a cena la sera, pur essendoci ristoranti nelle vicinanze, è comunque necessario sempre prendere l’auto.
Skyway del Monte Bianco: info pratiche
Per la Skyway del Monte Bianco è necessario comprare i biglietti online. Non possono, infatti, essere comprati in loco. Noi li abbiamo acquistati con pochi giorni di anticipo per essere certi di non trovare pioggia o maltempo. Una volta arrivati alla stazione di partenza a Courmayeur, si può lasciare l’auto al comodo parcheggio multipiano. Vi consigliamo di arrivare con circa mezz’ora di anticipo. Altro consiglio, se andrete in estate e salirete sino a Punta Helbronner, il capolinea a 3.466 metri, è di portare con voi un cappello pesante e dei guanti magari in pile. Qui, in piena estate, anche solo per mezz’ora, faceva freddino. Le corse sono previste con frequenza di 15 minuti. In ogni caso, sia per gli orari aggiornati che per eventuali info sul meteo, vi suggeriamo di consultare il sito della Skyway. E il prezzo? Forse il lato meno positivo. Per arrivare sino in cima, il costo complessivo del biglietto andata ritorno, è di 55€ a persona. Forse un tantino elevato, se consideriamo che la permanenza è limitata a meno che non ci si fermi per un aperitivo o pranzo presso uno dei ristoranti in quota.
Discorso diverso, invece, vale per Pavillon, la fermata intermedia dove si può rimanere quanto si vuole. Eventualmente, si può scegliere di scendere qui e proseguire a piedi fino a valle. Pure al Pavillon, è presente un ristorante. É possibile, in alternativa, organizzarsi con un pranzo al sacco e approfittare delle sdraio e lettini per prendere il sole con vista sul Monte Bianco. Molto carino, in particolare per i bambini, il giardino botanico con specie da tutto il mondo.
Skyway del Monte Bianco: la nostra esperienza
Prezzo a parte, quella della Skyway, è un’esperienza che ci sentiamo di consigliare se non siete pratici con i sentieri o, comunque, preferite salire in vetta comodamente. Sicuramente ammirare il Monte Bianco così da vicino, ad oltre 2.000 metri di altitudine, è emozionante, anche se in funivia.
E non solo perché man mano che ci si procede, la vetta d’Europa è sempre più vicina ma, soprattutto, per il panorama. Appena si inizia a salire, la vista sulle montagne circostanti e sulla Val Veny, si apre in tutta la sua meraviglia. Una volta giunti a Pavillon, sosta intermedia a 2.173 metri, per continuare il percorso, si cambia funivia. Da qui in poi, al sole e alle verdi vallate sotto i nostri piedi, si sostituisce gradualmente la nebbia. Quando arriviamo su, veniamo accolti da nube bianca che ci circonda interamente e da -2°. La visibilità è scarsissima e, a stento, intravediamo alcuni alpinisti che si arrampicano lungo le pareti della montagna. Sapevamo che il rischio di trovare nebbia a Punta Helbronner fosse elevato…Ma non pensavamo che da lì a 20 minuti, il tempo massimo di permanenza consentito, non avremmo scorto il Monte Bianco neanche da lontano! E invece, è stato proprio così! L’atmosfera è surreale, complice probabilmente la coltre bianca che ci avvolge, solo a tratti spaccata da un flebile raggio di sole.
Se il tempo lo permette, il nostro consiglio è di uscire fuori e affacciarvi dalla balconata realizzata interamente in vetro trasparente. È presente però, pure un’ampia struttura interna da cui è possibile ammirare il Monte Bianco al caldo. Inoltre, qui ci sono le biglietterie francesi per chi volesse acquistare il biglietto di proseguimento verso Chamonix, tramite la Trans Mont Blanc. A Punta Helbronner è presente un ristorante dove però è consigliata la prenotazione. Una sosta qui, sia per un pranzo che aperitivo, permette di allungare il tempo di permanenza in quota che altrimenti è di massimo 1 ora e mezza dalla partenza da Courmayeur. A malincuore, torniamo a valle. Per pranzo optiamo per il ristorante di Pavillon, dove troviamo posto senza prenotazione. Tutto buono anche se, forse, un pò caro, a nostro avviso. Noi abbiamo trascorso circa mezza giornata tra la salita a Punta Helbronner, la discesa al Pavillon, il pranzo e una passeggiata tra il giardino botanico e i dintorni. Segnaliamo, inoltre, che sono presenti alcuni sentieri ma non segnalati.
Il borgo di La Salle e le attività nei dintorni
Case in pietra dai tetti spioventi alternate a guglie di chiesette. Vicoletti stretti con vista sulle montagne. Balconi fioriti, una piazzetta raccolta e piccoli negozi dalle insegne in legno. Ecco un assaggio di La Salle, borgo poco distante da Courmayeur con vista sul Monte Bianco e sulle Alpi circostanti. La Salle è piccolina e si gira in un pomeriggio. A noi è piaciuta molto, per la sua atmosfera intima e raccolta e gli scorci che offriva, in particolare al tramonto. Oltre alla visita del borgo che merita una sosta, nei dintorni di La Salle le attività da praticare sono le più varie. Per gli amanti dell’adrenalina c’è la possibilità di sperimentare il parapendio biposto oppure il rafting. Non manca poi, la possibilità di fare passeggiate in bicicletta o a cavallo e, naturalmente, il trekking. Proprio da La Salle, infatti, partono diversi sentieri, dai livelli di difficoltà e pendenze più disparate. Insomma, non ci si annoia mai 🙂
Noi abbiamo trascorso in zona tre giorni pieni. Tra gli hiking che segnaliamo tra La Salle e dintorni, c’è il sentiero per il Lago d’Arpy. Una camminata piacevole trai boschi, senza una pendenza impegnativa e adatta quasi a tutti. Tra i borghi nelle vicinanze segnaliamo Morgex. Piccolina ma molto caratteristica e carina.
Infine, se come noi non ci eravate mai stati, non si può a nostro avviso andare in zona e non concedersi una passeggiata a Courmayeur. Piccolina, ai piedi del Monte Bianco, camminare per le viuzze del centro tra le sue boutique può avere comunque il suo fascino. Il consiglio? Magari di concedervi lì una sosta merenda o aperitivo, di ritorno da una delle escursioni in zona, per riposarsi e ammirare da una prospettiva diversa il tetto d’Europa.
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