Trecca a Roma: il locale in sintesi

Avete voglia di una cucina romana, magari un pò rivista che non perda però i sapori della tradizione? Un pò fuori dalle rotte turistiche e più battute del centro storico, Trecca a Roma è il nome assolutamente da provare. A circa un chilometro da Basilica San Paolo, si trova questo ristorante dalla gestione giovane e sprint che, secondo noi, merita decisamente un salto. Con un menù fresco ma, fedele alla tradizione culinaria romana, Trecca riesce a dare ai suoi piatti quel tocco di originalità e personalità che, insieme ai sapori di un tempo, rimangono impressi. Insomma, una cucina romana rivista ma, non troppo. Proprio come piace a noi. Il locale è ampio e dagli arredi moderni, minimal ma di effetto. Ha a disposizione pure un piccolo dehor esterno, ideale nelle sere d’estate. Il personale è simpatico e disponibile. Noi ci siamo stati durante la settimana e non abbiamo avuto problemi nel parcheggiare. Durante il weekend, però, potrebbe esserci un pò più di movimento. Il consiglio, quindi, è di arrivare con un leggero anticipo. Consigliamo la prenotazione, soprattutto nei fine settimana. 

Cosa abbiamo mangiato da Trecca a Roma e i piatti a base di quinto quarto

Una premessa doverosa di iniziare l’excursus dei piatti assaggiati. Una delle specialità del locale sono i piatti a base di interiora e, più in generale, quelli dove il quinto quarto, come da tradizione romana, la fa da padrone. Se non siete amanti del genere o preferite una cucina vegetariana, la scelta quindi potrebbe essere un pò limitata. Iniziamo ora la rassegna della cena 😛 Per iniziare abbiamo provato una delle specialità della casa: Er padellotto con rigaglie (interiora) di pollo e patate. Secondo noi ottimo. Viene servito in un tegamino ed è super gustoso. Tra gli antipasti abbiamo assaggiato anche le melanzane marinate non male. Passiamo ora ai primi.

Qui non potevamo che testare due grandi classici romani: la carbonara e l’amatriciana. Se entrambe le abbiamo trovate buone e all’altezza delle aspettative, un punto in più va decisamente all’amatriciana. Cottura al punto giusto, sugo saporito e intenso con una leggera nota piccante, non salato con il guanciale croccante ma non bruciato nella giusta quantità. Insomma, da segnare tra le nostre amatriciane preferite di Roma. 

Tra i secondi, abbiamo diviso uno spiedino di pajata che abbiamo trovato molto buono, se piace il genere. Per accompagnare il pasto, abbiamo scelto  un ottimo vino rosso consigliatoci dal personale. Non potevamo non concludere con il dolce, anch’esso buono, in compagnia di un amaro.

Considerazioni finali

A nostro avviso, Trecca a Roma ha decisamente atteso le aspettative. Abbiamo trovato i sapori genuini della cucina romana senza però porzioni esagerate (neanche minuscole, attenzione). Un aspetto che abbiamo apprezzato perchè ci ha permesso di provare praticamente tutte le portate senza essere già sazi alla seconda forchettata di primo. I prezzi li abbiamo trovati in linea con quelle della altre trattorie romane storiche di livello. Il servizio è stato celere al punto giusto. Non abbiamo avuto l’impressione di dover liberare il tavolo da un momento all’altro nè attendere all’infinito tra un piatto e l’altro. In definitiva, un posticino dove ritornare e che consigliamo di provare 😉

Una pausa perfetta per...

Se è vero che Trecca è fuori gli itinerari più battuti della Capitale, arrivarci con la metro B, fermata Basilica San Paolo, è abbastanza semplice. Nelle vicinanze, da visitare, segnaliamo sicuramente la suddetta Basilica. Se però volete spostarvi un pò, sia con la metro che con l’auto, basta arrivare in zona Piramide Cestia per avere diverse opzioni. Qui infatti potrete scegliere se proseguire lungo via Ostiense sino alla Centrale Montemartini oppure, visitare lo storico rione Testaccio o il Cimitero Acattolico nei pressi di Piramide. Insomma una sosta da Trecca si sposa bene con diversi itinerari a Roma 🙂


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