- Valle del fiume Corno, Serravalle di Norcia
- Pranzo al sacco
- N.A.
- Auto da Roma,
- N.A.
- Around the world, Red Hot Chili Peppers
- Gole di Biselli
- € 35 a persona
Chi è Brickscape e l’itinerario in sintesi
Prima di raccontarvi l’itinerario di una giornata all’insegna del rafting sul fiume Corno, vi parliamo di Brickscape che ci ha scelto come blogger per raccontare l’esperienza relativa alla terza tappa del loro Blog Tour Summer Edition 2019. Brickscape è una realtà di giovani dedicata al turismo esperienziale. Un portale dove è possibile prenotare esperienze originali in linea con il proprio stile di viaggio. Che si preferisca un’attività incentrata sulla natura, sull’enogastronomia o sul trekking, su Brickscape potete trovarle tutte. E mai il rafting poteva essere più adatto a noi!
La giornata, di cui trovate l’intero racconto anche sul nostro canale instagram, è stata dedicata al rafting nella Valle del fiume Corno, a due passi da Norcia e in una location molto suggestiva, immersa nella natura. L’attività, della durata circa di due ore, è iniziata alle quattro del pomeriggio, orario ideale che ci ha permesso di evitare il caldo forte. Siamo per l’esattezza a Serravalle di Norcia presso l’A.S. Gaia. Trovare il centro rafting, seguendo le indicazioni di Google Maps è stato facilissimo. Da Roma il tempo di percorrenza è stato di circa due ore e mezza e nella zona non ci sono problemi di parcheggio.
L’arrivo al centro rafting dell'A.S. Gaia e la preparazione
Arriviamo al centro rafting una mezz’oretta prima dell’inizio della discesa. Prima di cambiarci, conosciamo Angelisa, la responsabile del centro che ci racconta un pò di storia. L’attività viene svolta dalla loro associazione dal 1994 e furono tra i primi, all’epoca, a sviluppare in zona il rafting. Il modello di gommone fu scelto ad hoc dopo aver studiato il tipo di corso del fiume. Inoltre, la casetta dove si appoggiano è l’antica stazione della linea ferroviaria che collegava Spoleto a Norcia. Più avanti infatti, c’è una vecchia galleria immersa nel verde dove, per l’appunto, passava il treno. Non è l’unica presente e ne vedremo altre durante il percorso. E per completare il quadro, sotto di noi il rumore del fiume Corno che scorre. Dopo esserci ambientati, ci vengono fornite mute e scarponcini. Il consiglio è di portarvi un costume da poter mettere sotto la muta, visto che tra schizzi e magari un bagnetto, non si resta proprio asciutti! Lasciato il superfluo nello spogliatoio e formatisi i gruppi, prendiamo i nostri caschetti e giubbotti salvagente e ci dirigiamo verso i gommoni. Ognuno è da 6 persone più l’istruttore che si posiziona dietro per fornire i comandi e per timonare. Prima di partire però, un pò di dritte su come pagaiare e come muoversi a bordo. I ragazzi sono molto competenti e spiegano tutto con dedizione e passione. Una piccola dritta: se volete fare foto e video potete portarvi al massimo una Gopro, purchè sia ben salda al caschetto o al corpo (un ragazzo ne ha persa una davanti a noi!).
Tutto pronto per il rafting sul fiume Corno: inizia la nostra avventura!
Il nostro istruttore, Francesco, ci indica subito dove posizionarci. Oltre a noi, la nostra squadra sarà composta da una coppia di ragazzi e una mamma con una ragazzina di dieci anni. Ci posizioniamo davanti, con l’arduo compito di dare il ritmo all’intero equipaggio. Il percorso inizia sul fiume Sordo che poi, incrocerà il Corno successivamente. Il primo tratto, è abbastanza tranquillo e largo. Ci aiuta così a prendere confidenza e capire bene il movimento da fare con la pagaia e i comandi del nostro istruttore. Francesco infatti è molto disponibile e ci spiega più volte le cose con calma e pazienza. Lungo tutto il fiume, ci sono diversi tipi di piante come salici e ontani neri. E guardandoci un po’ attorno vediamo delle libellule blu che si posano sulle foglie. Il rafting si svolge in uno scenario molto suggestivo. Siamo circondati da montagne verdi, ponticelli e, man mano che si prosegue, il paesaggio, in alcuni punti, sembra assumere i connotati di una selva. Mi ricorda, in certi tratti, il Canyon del Sumidero in Messico. Inoltre tante sono le specie animali che costituiscono la fauna della zona. Il nostro istruttore ci racconta che i dintorni sono popolati da aquile reali, falchi pellegrini, rondini ma anche lupi e gatti selvatici oltre che dalle trote, allevate più avanti in uno stabilimento. Pian piano prendiamo velocità e iniziamo a divertirci sul serio!
Prima tappa del rafting lungo il fiume Corno: ecco le Gole di Biselli
La prima sosta del tragitto dove ci si può bagnare, coincide con il tratto più scenografico di tutto il percorso: le Gole di Biselli. Qui siamo nel punto più stretto e profondo del canyon nonchè della valle e, devo dire, è sicuramente d’impatto. Lasciata alle spalle la zona selvosa, siamo circondati solo dalle alte rocce cosparse, a tratti, da cespugli e vegetazione in alcuni punti, muschiosa. Qui l’acqua è meravigliosa. Scorre veloce e assume le sfumature dai toni del verde acqua intenso, cambiando continuamente colore. Chi vuole può fare un tuffo o un breve bagno. Noi, dopo un primo acclimatamento (la temperatura dell’acqua è 10° all’incirca), ci bagniamo fino allo sterno. Con tutta la muta il fresco si sente decisamente! Alzando gli occhi però, ammiriamo un altro spettacolo. Oltre ai resti di una vecchia galleria sempre della linea ferroviaria, vi è una strada e due ponti, uno più in alto e uno più in basso. Quello più in alto faceva parte della vecchia strada mentre, quello più in basso, era parte della ferrovia. Inoltre in antichità, il luogo era di interesse strategico in quanto sulla montagna la Torre di Biselli permetteva di sorvegliare l’intera valle. La torre faceva parte di un castello, ancora esistente anche se fortemente danneggiato dal terremoto del 1997. La strada invece fu distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Tra vecchi ponti e mura, staccare gli occhi dalle pareti rocciose a strapiombo sul fiume è proprio difficile ma, dobbiamo ripartire.
Verso la cascata: lì dove il percorso diventa più veloce
Il nostro tragitto a bordo del gommone prosegue. Il tratto è più veloce del precedente e passiamo sempre tra vegetazione molto fitta che in alcuni punti ci ripara totalmente dal sole. Attraversiamo una piccola cascata artificiale che nonostante fosse bassa, avendo preso prima velocità, ci diverte molto. Il salto, ci dicono, è stato creato perchè nelle immediate vicinanze è presente un allevamento di trote, per il quale è stato modificato il corso del fiume, purtroppo con una drammatica riduzione della portata d’acqua, curiosamente compensata dal terremoto del 2016. Prima di tale evento infatti, in questa parte il livello dell’acqua era talmente basso che i gommoni, per circa 100 metri, dovevano essere trascinati a mano. Ora invece, seppur basso, il fiume è serenamente navigabile…Nella parte seguente, il fiume si allarga nuovamente e arriviamo in un nuovo punto di sosta, dove ci fermiamo ancora per tuffi e bagno. E dopo questa sosta, finisce il nostro tragitto di circa 7 km. Si giunge in una piccola spiaggetta, dove gli istruttori portano i gommoni via fiume e noi, pagaia alla mano, percorriamo un brevissimo sentiero (circa 50 metri) che poi giunge ad una delle ex gallerie ferroviarie. L’attraversiamo e troviamo ad attenderci i pulmini che ci riporteranno al punto di inizio.
Anche avendo già fatto rafting in altri luoghi, quest’esperienza ci è piaciuta molto. La location molto suggestiva. È immersa nel verde della valle e caratterizzata da resti di antichi ponti e mura che ne amplificano il fascino. Inoltre tutto il personale è stato super disponibile e abbiamo trovato l’organizzazione molto professionale. Per il tipo di percorso e di velocità, il rafting sul fiume Corno è divertente e adatto a tutti, senza necessità di una particolare forma fisica. Non a caso infatti, la responsabile del centro ci diceva lavorasse tanto con le scuole. Inoltre la zona e il corso d’acqua la rendono praticabile durante tutto l’anno (ad eccezione dei mesi invernali in cui è proibita la navigazione). Se cercate un’esperienza divertente a contatto con la natura, il rafting sul fiume Corno è decisamente l’attività che fa per voi! 😉 Potete prenotarla con Brickscape direttamente a questo link.
Articolo realizzato in collaborazione con Brickscape. Tutte le opinioni sono personali e basate sull’esperienza provata.
11 commenti
Barbara · 30 Giugno 2019 alle 7:02 AM
Mi è capitato più volte di fare un giro in canoa sul Po o lungo la costa in cerca di calette, ma sempre con acque tranquille 🙂
Non ho mai provato il rafting. Credo che organizzerò qualcosa in futuro!
Ela · 2 Luglio 2019 alle 8:48 AM
Ciao Barbara, in generale è un’esperienza divertente e che consiglio di provare 😉
Fabio · 30 Giugno 2019 alle 12:13 PM
Ho sempre pensato di fare rafting ma non ho ancora trovato il tempo, forse è il posto giusto per farlo quest’estate 🙂
Ela · 2 Luglio 2019 alle 8:48 AM
ciao Fabio, sì è una meta facile da raggiungere e perfetta, secondo me, per chi lo prova per la prima volta!
Fabio · 31 Luglio 2019 alle 4:57 PM
Devo provarlo 🙂
Monica · 1 Luglio 2019 alle 5:30 PM
Il rafting mi ha sempre attirato ma non l’ho mai provato perché ne ho sempre avuto un po’ paura. Questo percorso però mi sembra abbastanza semplice e forse potrei fare un tentativo anch’io. Se passerò da quelle parti contatterò sicuramente Brickscape.
Ela · 2 Luglio 2019 alle 8:42 AM
Ciao Monica, questo qui è sicuramente un tipo di percorso perfetto per chi lo prova per la prima volta ma dove riesci comunque a divertirti. Fammi sapere poi se lo provi 😉
Ilaria Fenato · 12 Luglio 2019 alle 3:05 PM
Non ho mai provato a fare rafting, ho sempre e solo visto chi lo faceva 🙂 Ho un po’ paura ma mi attira tanto, sarebbe bello provare, per fare anche qualcosa di diverso dalle solite cose 😀
Ottimo spunto! Magari mi da un po’ di coraggio 🙂
Ela · 16 Luglio 2019 alle 11:33 AM
Ciao Ilaria, questo secondo me è un percorso perfetto come prima volta perchè è abbastanza tranquillo e comunque ci si diverte! Fammi sapere poi se lo provi 😉
Alessandra · 15 Luglio 2019 alle 9:17 AM
L’Umbria è una regione che mi piace tantissimo, adoro le montagne e camminare in mezzo alla natura. Non ho mai fatto rafting ma mai dire mai….
Ela · 16 Luglio 2019 alle 11:38 AM
Anche io adoro l’Umbria e ho già in programma di tornarci per esplorarla meglio. Se ti capita di provare il rafting poi fammi sapere 😉