- Museo del Peperoncino, Maierà
- N.A.
- N.A.
- Auto
- N.A.
- Jump, Van Halen
- Museo del Peperoncino, borgo di Maierà
- Biglietto di ingresso: 1,50€
Visita al Museo del Peperoncino: dove si trova e itinerario in sintesi
Abbiamo visitato il Museo del Peperoncino di Maierà in una calda mattinata di agosto. Siamo in Calabria e più precisamente nella Riviera dei Cedri, zona dal mare incantevole ma anche a due passi dal Parco del Pollino. Il museo si trova a Maierà, uno dei borghi sul fiume Lao a dieci minuti di auto dalla costa e immerso nel verde delle colline circostanti. La visita, in collaborazione con il museo, è durata circa un’oretta nel corso della quale ci è stata raccontata la storia e le origini del signor peperoncino. Una pianta simbolo della Calabria, della sua identità e della sua tradizione enogastronomica.
La visita al museo: le sue origini e come arrivarvi
Il Museo del Peperoncino di Maierà, è piccolo ma ben tenuto e curato. Va avanti grazie al lavoro dei volontari che nel tempo hanno reperito diversi materiali sulla pianta dai seimila anni di storia e che, nel “diavolillo” rappresenta uno dei simboli della Calabria. Il museo è patrocinato dall’Accademia del Peperoncino che ha sede nella vicina Diamante. E’ inoltre gemellato con il Museo “Pepem Fabuleum” di Satriano di Lucania e il Museo “Ovo Pinto” di Civitella sul Lago. Si trova in una piazzetta nel Palazzo Ducale e, si raggiunge a piedi, dopo aver percorso i vicoli del centro storico di Maierà. Paesino arroccato su un colle di fronte al borgo di Grisolia, Maierà è molto carino. Una volta lasciata l’auto sulle strisce presenti lungo la strada, per arrivare al museo basterà seguire il percorso segnalato da peperoncini rossi e verdi sull’asfalto 😉
Alla scoperta del peperoncino: una storia lunga seimila anni
Iniziamo così la visita. Nella prima sala è esposta una collezione di salse a base di peperoncino donata dal Generale Carlo Spagnolo ed alcune pubblicità storiche. Si prosegue con una sezione dedicata invece alle ceramiche sempre a tema peperoncino, molte delle quali realizzate da artigiani locali. Quella più d’impatto è la bocca piccante, una bocca della verità ornata di peperoncini. Carina anche la tazzina pepita di Franco Saporito e la collezione “Chiliphernalia” donata dall’artista tedesco Harald Zoschke. Degno di nota un simpatico antistress. Tra le ceramiche un presepe in miniatura a tema, realizzato da una famiglia di San Gregorio Armeno a Napoli. Ci sono poi alcune pirografie raffiguranti alcuni personaggi Disney insieme ai peperoncini, opera di un’artista locale.
I contributi donati e raccolti dai gestori del museo sono davvero di tutti i tipi e provenienti dalle diverse parti dal mondo. Ogni anno la collezione si arricchisce di qualche pezzo nuovo. Molto simpatica la parte dedicata alla satira con le vignette satiriche di Gianfranco Passpartout. Non manca poi una sezione dedicata all’eros con alcuni dipinti raffiguranti scende del kamasutra ma…con i peperoncini! Al piano inferiore le sezioni che più ci sono piaciute. Si inizia con quella denominata “La Via del Peperoncino” dove viene raccontata la storia della pianta insieme a mappe, fotografie e kit per la coltivazione. Interessante è l’esposizione delle varietà di peperoncino esistenti al mondo e la relativa scala di piccantezza. Sempre al piano inferiore è presente una galleria con alcuni quadri, adibita anche a sala proiezioni. Quella che però più ha catturato la nostra attenzione è stata la parte finale del percorso e cioè, le sale dedicate al cioccolato e alla gastronomia. Qui sono esposti i prodotti al peperoncino di diverse aziende italiane ed estere. Alcuni, ci sarebbe proprio piaciuto assaggiarli 🙂
Visita al Museo del Peperoncino: info pratiche
Il museo del Peperoncino è aperto nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre dalle 18:00 alle 22:00. Se capitate in zona e siete curiosi di saperne di più, è una visita sfiziosa che vi consigliamo per scoprire qualcosa di nuovo su questa pianta. Per chi fosse interessato, è possibile contattare in anticipo il museo per organizzare degustazioni oppure approfittare di alcune convenzioni con ristoratori locali. Inoltre per chi è amante del piccante, vi segnaliamo il Festival del Peperoncino che si tiene ogni anno nelle prime settimane di settembre nella vicina Diamante. Per il 2019 in particolare le date saranno dall’ 11 al 15 settembre 😉 Per quest’occasione il museo sarà aperto dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
Due passi per Maierà il borgo arroccato del fiume Lao
Dopo la visita, non potevamo non approfittarne per una passeggiata tra i vicoli di Maierà. Il borgo, costruito quasi nella roccia è incantevole e sorge su una collinetta. Da un lato c’è il mare della Riviera dei Cedri mentre dall’altro, Grisolia, uno dei borghi del Lao. Passeggiando nel silenzio di prima mattina, incontriamo solo qualche simpatico vecchietto che ci saluta. Per il resto il paesino sembra incantato e quindi ci godiamo la calma infilandoci tra vicoletti e portoncini. Ammiriamo degli scorci molto suggestivi grazie proprio per la conformazione del borgo che sembra incastonato nella montagna. Anche qui come nella vicina Diamante, ci sono diversi murales che danno un tocco di colore al paesino. Maierà con il suo Museo del Peperoncino, è decisamente una tappa che vi consigliamo e, da non perdere, se capitate qualche giorno in zona. Per la visita completa, al netto di eventuali degustazioni, vi basterà una mattinata.
Articolo realizzato in collaborazione con Il Museo del Peperoncino di Maierà. Tutte le opinioni sono strettamente personali e basate sulla propria esperienza.
1 commento
Tiziana B. · 29 Settembre 2019 alle 4:18 PM
Assolutamente fantastico e assolutamente unico nel suo genere!