- San Quirico d'Orcia, Bagno Vignoni, Montalcino, Pienza, Monticchiello, Montepulciano
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Pranzo da: Osteria di Porta al Cassero, Pane Vino & Zucchero
Cena da: Al Vecchio Forno (Top!), Da Fiorella
Degustazione da Cantine de' Ricci - Agriturismo Castello La Grancia di Spedaletto
- Auto
- Vino
- Gloria, The Lumineers
- I cipressi di San Quirico d'Orcia, Cappella Madonna di Vitaleta, Bagno Vignoni, Degustazione di vino, Abbazia di Sant'Antimo, borgo di Monticchiello, Chiesa di San Biagio
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Val d'Orcia: cosa vedere in un weekend e itinerario in sintesi
Un weekend immersi nel verde e nella calma. Dove silenzio e bellezza vivono insieme in paesaggi unici. Colline dai dolci pendii popolate da cipressi e da graziosi casali, sparsi per strada. Paesini raccolti con angolini incantevoli. Ecco un assaggio di Val d’Orcia e dell’incantevole campagna toscana che la circonda. Ideale per rilassarsi un weekend, lontano dal caos e dalla quotidianità. Un luogo dove una sorta di ipnosi mista a sogno, vi accompagnerà durante tutta la permanenza. Che ce ne siamo innamorati, da tempo, non è assolutamente un mistero. E ritornarvi anche solo per un fine settimana, dopo diversi anni, ce ne ha fatto innamorare ancora di più. Ecco il nostro itinerario e cosa vedere in un weekend alla scoperta di quest’angolo di Toscana. Abbiamo raggiunto la Val d’Orcia partendo in auto da Roma. Per il soggiorno ci siamo concessi un’esperienza che volevamo fare da tempo: pernottare in un castello. Abbiamo scelto quello di Spedaletto con l’agriturismo La Grancia, dove ci siamo trovati molto bene. Una dimora immersa nella campagna toscana circondata solo dalla quiete. Da Spedaletto poi, ci siamo spostati in auto, visitando i vari paesini della zona.
Arrivo in Val d'Orcia e prima tappa: San Quirico d'Orcia
Partiti da Roma nel pomeriggio, dopo circa tre ore di viaggio, arriviamo al nostro castello. Già una volta usciti dall’autostrada a Chianciano, la Toscana inizia a regalarci paesaggi incantevoli, con un pò di nebbiolina che circonda le collinette e qualche raggio di sole che fa capolino tra le nubi, post temporale. Una volta effettuato il check in e sistemati nella bellissima camera, con tanto di letto a baldacchino, usciamo diretti verso San Quirico d’Orcia. Arriviamo con le luci che iniziano a calare in un’atmosfera molto suggestiva. Nonostante sia venerdì sera ci sono pochissime persone in giro e siamo quasi da soli. Percorriamo via Dante Alighieri nel silenzio. A farci compagnia solo le luci soffuse dei negozietti e delle cantine aperte. Ci infiliamo in qualche cortile. Tutti sono molto curati, con qualche vecchio pozzo in disuso e scalette adornate con piantine e fiori. Passiamo la Chiesa di Santa Maria Assunta, e arriviamo in Piazza delle Libertà dove c’è un pò di movimento.
Essendo ora di cena, optiamo per il ristorante Al Vecchio Forno, a due passi dalla piazza. Scelta azzeccatissima perchè mangiamo veramente molto bene. Iniziamo con delle bruschette al lardo e pecorino, buonissime e una ribollita che troviamo super saporita. Proseguiamo con un filetto con scaglie di tartufo accompagnato da patate e cipolle e, naturalmente, dell’ottimo vino toscano, Toscana Mediterra. Per finire proviamo una mousse al cioccolato accompagnata da una composta di agrumi. Tutto squisito 🙂
Dopo la nostra prima cena toscana che ci dà il benvenuto in Val d’Orcia, facciamo ancora un breve giretto per il centro e ritorniamo alla base.
Alla scoperta della Val d'Orcia: on the road tra Bagno Vignoni e Montalcino
Il nostro secondo giorno è all’insegna dell’esplorazione. Iniziamo da Bagno Vignoni dove percorriamo un breve tratto di Via Francigena per arrivare al Parco dei Mulini. La passeggiata è molto bella e, una volta arrivati ai piedi del mulino ,lo scenario è molto suggestivo. Il complesso nasceva per sfruttare, anche in estate, la calda acqua termale che permetteva di macinare i cereali. Rimangono solo i resti dei 4 mulini che si possono ammirare salendo verso il paese. La particolarità del complesso è che tutti i mulini erano scavati all’interno del blocco di travertino. In parte visibile, è l’ingresso del carceraio, un tunnel che con i lavori di restauro è stato liberato dai detriti. Qui c’erano, in origine, le due ruote motrici del mulini che erano collegate alle macine da un albero in ferro. Il meccanismo prevedeva che si azionassero grazie ad un getto d’acqua a pressione che partiva dalla vasca di carico posta al di sopra. Ai piedi del mulino si può ammirare la piccola cascatella e, proseguendo, la vasca d’acqua dove però non è possibile bagnarsi. Da qui c’è un bel panorama sulle colline circostanti.
Dopo il Parco dei Mulini, da non perdere è il carinissimo Bagno Vignoni. Noi ci siamo poi ritornati nel pomeriggio dove siamo riusciti ad ammirare, con un pochino di sole, la meravigliosa Piazza delle Sorgenti. Qui al centro c’è un’enorme vasca rettangolare del ‘500 con la sorgente di acqua calda termale. Se si fa attenzione infatti, in alcuni, punti sono ben visibili le fumarole.
Riprendiamo l’auto diretti verso Montalcino. Prima però vogliamo osservare i famosi cipressi di San Quirico. Ci arriviamo lasciando l’auto poco prima di una proprietà attraversabile solo a piedi. Purtroppo la luce non è delle migliori ma devo dire che probabilmente sono molto più di effetto dal basso, guardandoli dalla strada piuttosto che da vicino. Proseguiamo poi alla volta di Montalcino. Vi arriviamo ad ora di pranzo ma, prima della pappa, facciamo un giretto per il borgo. Le strade sono quasi deserte e camminiamo nel silenzio interrotto solo da qualche rumore di stoviglie e dall’odore di cucina. Per pranzo ci fermiamo all’Osteria di Porta al Cassero, a due passi dalla fortezza. Mangiamo bene, iniziando con i pinci ai funghi porcini molto buoni. Per secondo non possiamo non provare uno dei piatti forti e cioè un fegato con cipolle, che pure apprezziamo. Tutto accompagnato naturalmente da un calice di Brunello.
Dopo pranzo facciamo un giro alla fortezza. Tappa successiva è l’Abbazia di Sant’Antimo. Immersa nel verde e circondata da verdi collinette e ulivi, è molto bella. Interamente in stile romanico, anche l’interno semplicissimo, è molto suggestivo. Alle spalle è presente anche la farmacia dove sono in vendita prodotti di erboristeria realizzati con erbe officinali. Da vedere sul retro anche l’orto, dove sono presenti diverse erbe medicinali.
Tappa successiva prima del rientro alla base, è la Cappella della Madonna di Vitaleta. La strada per arrivarvi è meravigliosa. Si sale e si scende tra le collinette tinte di verde, giallo e qualche fiore. Qua e là cipressi, antichi casali non sempre messi a nuovo ma comunque affascinanti e campi coltivati. Il tempo purtroppo continua a non essere dei migliori ma, fa nulla. La Val d’Orcia è un incanto anche così.
Parcheggiata l’auto sulla strada, prima di arrivare alla Cappella, percorriamo un breve tratto a piedi. Non visitabile, è piccolina e aggraziata. La sua particolarità sono i due piccoli gruppi di cipressi (3 per parte) che la affiancano su entrambi i lati. E così, guardandola un pò più da lontano l’effetto, con il sole che a tratti filtra della nubi, è unico. Sullo sfondo le verdi colline toscane dai dolci pendii. Uno dei luoghi, forse, più di impatto della zona ma, sicuramente, super instagrammato! E dopo, torniamo al nostro castello per un pò di relax e per prepararci per la sera.
Cosa non perdere assolutamente in Val d'Orcia: passeggiata nella magica Pienza
Per cenare decidiamo di andare a Pienza, dove eravamo già stati qualche anno fa. Arriviamo al tramonto con la città che si colora di toni viola e aranciati. Parcheggiata l’auto fuori le mura dove ci sono diverse strisce blu, iniziamo una passeggiata per il centro. Approfittando delle ultime luci del tramonto, ci dirigiamo subito al Belvedere, dove ci godiamo un bellissimo tramonto con sfondo sulle colline e i cipressi. Proseguiamo verso la bellissima Cattedrale di Santa Maria Assunta che osserviamo solo da fuori essendo chiusa. Ci fermiamo a cena Da Fiorella, ristorante dove abbiamo deciso di tornare dopo diversi anni. Qui iniziamo a sfamarci con delle bruschette con patè di fegatini e un buon tortino di pecorino di Pienza e radicchio. Accompagniamo la cena con un buon Salcheto, Vino Nobile di Montepulciano. Proseguiamo dividendoci una fiorentina e poi una pannacotta. Troviamo tutto buono anche se un pò caro, rispetto agli standard della zona. Usciti, fa decisamente freddino e decidiamo di ritornare.
Monticchiello: il borgo medioevale che non ti aspetti
La nostra ultima mezza giornata in Toscana decidiamo di passarla nei dintorni di Montepulciano, per provare anche le degustazioni di vino. Prima tappa sulla strada è Monticchiello, che sorge sopra una collina al centro di una vallata. Un borgo medioevale piccolino ma, molto carino. Ci sono pochissime persone in strada e giriamo immersi nel silenzio della domenica mattina. Le casine sono interamente in pietra e tutte arroccate. Arriviamo in Piazza Commenda dove osserviamo da un lato la Pieve di San Leonardo e Cristoforo e, dall’altro, la sede del Teatro Povero. Continuiamo a camminare e arriviamo nella parte alta del paese dove c’è un giardino panoramico spettacolare, circondato da ulivi e antiche case in pietra. Qui troviamo anche l’esposizione di alcune opere della mostra “Il giardino del Cassero”. La vista che si gode da qui è fantastica. Siamo circondati da ulivi, fiori e davanti a noi verdi collinette cosparse di piccoli gruppi di cipressi e casali d’epoca. Che pace! Ripercorriamo la strada dell’andata e ritorniamo all’auto con tanta bellezza negli occhi. Se capitate in Val d’Orcia, Monticchiello merita decisamente una visita.
In giro per Montepulciano tra cantine e degustazioni
Arriviamo verso mezzogiorno a Montepulciano. Prima di addentrarci nel paese, ci fermiamo ai suoi piedi al Tempio di San Biagio, un vero gioiello. Ammiriamo la chiesa solo da fuori, essendo in corso una celebrazione. In ogni caso, questo capolavoro del cinquecento toscano ci lascia senza fiato. Per fortuna riusciamo a vederlo con un pò di sole, in tutto il suo splendore. Suggestiva è la sua collocazione, defilata dal centro e circondata da un prato molto ampio con, alle spalle, la meravigliosa campagna toscana. La chiesa, imponente ma semplice, affiancata dal campanile è una vera perla e la posizione ne esalta la sua bellezza. Prima di lasciare questo luogo così magico, al confine tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana, ci fermiamo ad ammirare il loggiato di fronte la chiesa, anch’esso molto bello.
Lasciamo qui l’auto e saliamo a piedi verso il centro di Montepulciano, percorrendo Via di San Biagio. In circa venti minuti arriviamo in paese. Anche qui eravamo già venuti, durante la nostra prima visita in Toscana, ma tornarvi è un’emozione. Sì perchè, perdersi tra le sue incantevoli stradine, tra le case cinquecentesche in pietra è sempre un piacere. Decidiamo di fermarci in una cantina per una degustazione e, quasi per caso, dopo esserci affacciati dalla terrazza di Palazzo Ricci, da cui si gode di uno splendido panorama, entriamo nell’omonima cantina. Seguiamo il percorso e, improvvisamente, ci ritroviamo tra antiche ed enormi botti di vino. Siamo in una vera e propria cantina dalle alte volte a crociera illuminate solo da luci soffuse. Proseguendo incontriamo una guida che racconta ad un gruppo la storia della famiglia Ricci e l’origine della cantina. Ci aggreghiamo per l’ultima parte del giro e ci fermiamo poi per una degustazione.
Proviamo gratuitamente 3 assaggi di diversi vini, con una breve spiegazione sul tipo di vino e sulla sua struttura. Tra quelli che ci sono piaciuti di più Il Vignone e un Soraldo, Vino Nobile di Montepulciano. Se siete amanti del vino, inutile dire che l’esperienza della degustazione in una delle cantine qui è qualcosa da non perdere. Sia per il piacere di bere buon vino che per le spiegazioni di chi vi accompagnerà in questi percorsi. Prima di andar via compriamo anche delle bottiglie sia per noi che come regalo. Potremmo continuare il giro delle cantine ma, dovendo ritornare a Roma in auto, decidiamo di trovare un posticino per pranzo. Passiamo per Piazza Grande con la bellissima Cattedrale di Santa Maria Assunta dalla facciata interamente in pietra rossiccia e il Palazzo del Comune. Sarà l’ora di pranzo, ma anche qui ci sono pochissime persone. Continuiamo a passeggiare per le viuzze del centro e scegliamo di fermarci per pranzo da Pane, Vino e Zucchero.
Non possiamo non iniziare con un tagliere di salumi, ben assortito e un calice di vino! 🙂 Proseguiamo con un primo, assaggiando delle pappardelle integrali con crema di porcini, pinoli e erba. I primi sono buoni ma non ci esaltano particolarmente. Dopo pranzo, sotto una pioggerellina insistente e senza ombrello, ci incamminiamo verso l’auto.
Finisce così il weekend e il nostro racconto di cosa vedere in Val d’Orcia. Una terra che ci lascia sempre più incantanti e con la voglia di ritornare per continuare ad esplorarla in tutti i suoi angoli. Un luogo ideale per rilassarsi anche solo per pochi giorni e che offre attività per tutti i gusti tra percorsi di trekking, borghi, natura, degustazioni ed enogastronomia.
20 commenti
Elena · 22 Maggio 2019 alle 4:24 PM
Un pezzo di Italia di grande fascino, luoghi magnifici e cibo ottimo
Ela · 22 Maggio 2019 alle 6:00 PM
Ciao Elena, sì ha praticamente tutto 🙂
Elena · 30 Giugno 2019 alle 12:29 PM
Sono d’accordo!
Anna · 30 Maggio 2019 alle 3:36 PM
Abbiamo fatto un itinerario simile a novembre e stavamo pensando di tornare qualche giorno in estate, sono zone stupende!
Ela · 30 Maggio 2019 alle 4:47 PM
Sì anche noi le adoriamo e abbiamo ancora un sacco di posti da vedere:)
Rosy · 31 Maggio 2019 alle 1:09 PM
La Val d’Orcia ha dei colori stupendi. Io sono stata a Montalcino e Montepulciano ma vorrei visitare altri luoghi.
Ela · 2 Giugno 2019 alle 8:59 PM
Montalcino e Montepulciano le ho adorate entrambe 🙂
Anna · 31 Maggio 2019 alle 3:43 PM
Leggendo il tuo racconto ho riflettuto su quanti posti non ho ancora visitato in Italia. Eppure in Toscana ci sono stata diverse volte. Assolutamente da tornarci direi, magari proprio in Val D’Orcia
Ela · 2 Giugno 2019 alle 8:58 PM
Come ti capisco, anche a me mancano un sacco di zone d’Italia. Ad esempio a me manca tutta la zona a nord di Firenze ma prima o poi mi riprometto di andarci!
Dany M · 31 Maggio 2019 alle 6:24 PM
Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca, che voglia di Toscana, quella autentica !
Ela · 2 Giugno 2019 alle 8:56 PM
ehhehe mi fa piacere esser riuscita a trasmettere tutto ciò, grazie!!!
Pancaldi Chiara · 31 Maggio 2019 alle 9:24 PM
La Val D’Orcia è sempre una continua scoperta! Per fortuna io da Bologna sono abbastanza comoda, e appena posso cerco di organizzare una giornata da quelle parti!
Ela · 2 Giugno 2019 alle 8:55 PM
Che fortuna averla così vicino 🙂
Camilla · 1 Giugno 2019 alle 3:44 PM
Che bel racconto dettagliato, mi sembrava di essere in quei luoghi. Questa parte della toscana ancora non l’ho vista, ci sono passata vicino ma ancora non avuto il tempo di visitarla. spero di andarci presto.
Ela · 2 Giugno 2019 alle 8:54 PM
La Toscana è sempre stupenda. io quando riesco, cerco sempre di farci un salto altrimenti poi mi manca troppo 🙂
MARTINA BRESSAN · 3 Giugno 2019 alle 3:28 PM
Io amo la Val D’Orcia con mio marito ci ritagliamo un weekend per andarci quasi ogni anno. L’angolo che amo di più è sicuramente la Cappella della Madonna di Vitaleta, dove tu hai fatto delle foto bellissime.. complimenti!
Mi sono segnata l’Agriturismo Castello La Grancia di Spedaletto in cui siete stati, lo proverò anch’io la prossima volta.
Ela · 4 Giugno 2019 alle 8:15 AM
Ciao Martina, grazie mi fa piacere che le foto ti siano piaciute 🙂 Sì il castello era un nostro sogno da un pò e se vi va di concedervi un’esperienza diversa ve lo consiglio sicuramente 😉
Moira · 12 Luglio 2019 alle 11:41 AM
La Val d’Orcia è spettacolare. Abito poco lontano e appena ho un attimo faccio delle bellissime girate in quella zona. Credo sia una delle più belle d’Italia. Grazie per il post!
Ela · 16 Luglio 2019 alle 11:27 AM
Che fortuna abitare lì vicino 🙂 Io me ne sono innamorata e se potessi ci tornerei davvero più spesso!!!
Giovanni F. · 22 Novembre 2019 alle 11:40 PM
Bellissima zona davvero, e complimenti per il testo che rende bene l’idea di quella che è l’essenza di questo posto