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- Lago Pehoè, Mirador del Condor, Lago Grey
Un giorno nel parco di Torres del Paine, cosa vedere e itinerario in sintesi
Durante il nostro viaggio in Patagonia tra Argentina e Cile, non potevamo non dedicare del tempo al Parco Nazionale di Torres del Paine. Paradiso per escursionisti ed amanti del trekking, sebbene il parco sia famoso per lunghi cammini come il celebre “trekking W”, Torres del Paine offre anche diverse alternative percorribili in meno tempo e, altrettanto spettacolari. Ecco allora i nostri consigli su cosa vedere a Torres del Paine in un giorno tra il Lago Pehoè e il Lago Grey, con quattro percorsi facili e mozzafiato. Un itinerario che ha toccato nella stessa giornata il Mirador del Salto Grande, il Mirador Cuernos, il Lago Pehoè e il ventosissimo Mirador del Condor. Tra i consigli, però, non poteva mancare il Lago Grey con l’omonimo ghiacciaio. Luoghi, a nostro avviso, da non perdere, se pianificate di trascorrere alcuni giorni in Cile nel Parco di Torres del Paine e ideali per hiking di un solo giorno.
Come organizzare i giorni nel Parco di Torres del Paine: consigli utili
Se Torres del Paine è una tappa da includere assolutamente in un viaggio on the road in Patagonia, i giorni nel parco cileno vanno organizzati bene. Soprattutto se avete intenzione di percorrere diversi sentieri di trekking. Oltre a lasciarvi una certa flessibilità di itinerario, visto che il meteo può essere imprevedibile, il nostro consiglio è di dedicare alla zona almeno tre giorni pieni. Inoltre, se volete pernottare in una delle strutture all’interno del parco, che siano camping o alberghi, il suggerimento è di prenotare almeno con 6 mesi di anticipo. Noi infatti, circa 4 mesi prima, avevamo trovato scarsa disponibilità e ciò che rimaneva era a prezzi molto alti. C’è da dire però che, pernottare fuori facendo andata e ritorno in giornata, non è impossibile. Basta essere disposti a percorrere un’oretta di auto.
L’ultimo consiglio riguarda l’organizzazione dei trekking, in particolare, se avete intenzione di percorrere quelli fattibili in un giorno. Informatevi prima in reception su eventuali orari di traghetti e collegamenti. Ad esempio, il primo giorno nel parco avremmo voluto raggiungere il Campamento Italiano con il traghetto. Non ci è stato possibile perchè le partenze erano pianificate solo a determinati orari e non ce l’avremmo fatta per il ritorno. In foto sotto trovate gli orari aggiornati a novembre 2018 😉
Il sentiero per il Mirador Cuernos e la cascata del Salto Grande
La prima escursione che vi suggeriamo di fare nel Parco di Torres del Paine con un giorno a disposizione, è quella che conduce al Mirador Cuernos. Entrati nel parco dall’ingresso di Laguna Amarga, seguiamo le indicazioni per il Lago Pehoè. Il primo tratto di strada è in buone condizioni mentre, l’ultima parte, è sterrata. Arrivati alla Guarderia Pehoè, parcheggiamo l’auto e ci informiamo per i traghetti verso il Campamento Italiano. Purtroppo gli orari che troviamo qui non coincidono con quelli che avevamo visto su internet e la prossima partenza non ci permette di ritornare in tempo per la sera.
Cambiamo, così, i nostri programmi ed esploriamo i sentieri nei dintorni. Pioviggina e tira vento, ma, nel complesso, ben equipaggiati riusciamo a camminare. Prima tappa da inserire nell’elenco di cosa vedere a Torres del Paine in un giorno è uno dei posti più ventosi del parco: il Mirador del Salto Grande. Ci affacciamo sulla cascata che si trova proprio sotto i nostri piedi e scorre potente. Anche se di per sè non è molto estesa, ammirarla, insieme al vento che quasi ci porta via, è un’esperienza particolare e suggestiva.
Mirador Cuernos: il primo assaggio della bellezza di Torres del Paine
Dopo il Mirador del Salto Grande, proseguiamo lungo il cammino che conduce verso il Mirador Cuernos. Il sentiero, con poco dislivello, è facile e adatto a tutti. Con il tempo che non è proprio clemente, tra raffiche di vento miste a pioggia, ci avviciniamo al Mirador attraversando praterie, zone aride con alberi che sembrano privi di vita e, addirittura, un laghetto.
Lo troviamo così, dal nulla, con la sua spiaggetta in un angolo dove improvvisamente il vento sembra essersi calmato. Il sentiero, seppur breve, è un assaggio dell’immensa varietà paesaggistica che il parco di Torres del Paine sa offrire. Poche sono le persone che incrociamo lungo il tragitto.
Il Mirador Cuernos è una collinetta dove davanti a noi possiamo ammirare le montagne, uniche “a forma di corno” per l’appunto, sovrastate da alcune nuvole che le coprono e che si riflettono nel lago a valle. Uno specchio d’acqua a metà tra verde acqua e azzurro intenso. Colori così forti, nonostante la luce non eccezionale, che ci impressionano.
Dopo aver ammirato il nostro primo scorcio di Patagonia cilena, torniamo indietro e ci dirigiamo poi verso il Lago Pehoè.
Torres del Paine: l'incanto del Lago Pehoè
Già solo dall’auto, percepiamo la bellezza di questo luogo. Arriviamo nei pressi del Camping Pehoè dove parcheggiamo. Prima di intraprendere il sentiero che conduce al Mirador del Condor, decidiamo di consumare velocemente il nostro pranzo al sacco. E non potevamo scegliere posto migliore. Nei pressi del camping, infatti, ci sono dei tavolini in legno vista lago dove potersi appoggiare. E’ davvero uno spettacolo pranzare così e siamo al tempo stesso grati ed emozionati nell’avere davanti tanta meraviglia.
I raggi di sole che si infilano tra le nubi, insieme a fiori gialli sparsi qua e là, incorniciano il lago che, nel frattempo, ha assunto i toni di un azzurro intenso e carico. Sullo sfondo le montagne di Torres del Paine dalle vette irregolari, spruzzate di neve. Cosa possiamo volere di più? Ricorderemo per sempre la zona per i suoi colori così vivi, che sembrano ritoccati in Photoshop. Un qualcosa che abbiamo trovato solo in quest’angolo di Patagonia cilena e che, ancora, ricordiamo meravigliati.
Cosa non perdere assolutamente a Torres del Paine: la salita al Mirador Condor
Dopo una pausa rigenerante, iniziamo il sentiero verso il Mirador del Condor che parte proprio dal camping. Il percorso, seppur facile, si inerpica lungo la collina per una lunghezza di circa 2 km e un dislivello di 250 metri. Il primo tratto, non molto vario, si percorre tra cespugli fioriti e qualche albero. La sua bellezza sta nel panorama che questo lato di Torres del Paine offre. Man mano che si sale, infatti, possiamo ammirare sempre più chiaramente l’azzurrissimo lago Pehoè in tutta la sua estensione e incorniciato dalle cime innevate, così varie e diverse tra loro. Con un raggio di sole poi, tutto diventa un vero spettacolo.
L’ultima parte della salita si percorre tra le rocce rossastre che ricordano un pò i canyon americani. In questo tratto, dove è consigliato anche far attenzione a qualche serpentello, ci avviciniamo sempre di più alla vetta e ai condor. Salendo, salendo, il vento diventa sempre più forte. Una volta in cima, la sensazione è unica. Sotto di noi c’è il lago in tutto il suo splendore. Davanti abbiamo le montagne che, improvvisamente, sembrano vicinissime. Ma la cosa più singolare è che tutto ciò, insieme al vento fortissimo che soffia e che a tratti sembra spostarci, rende il momento indimenticabile.
Persino tenere la mano ferma per una foto è difficilissimo. A momenti, ci sembra quasi di rischiare di cadere tanto è forte il vento. Ma, non finisce qui. Alzando la testa, volano sopra di noi almeno 5 condor, a distanza molto ravvicinata ma, incuranti della nostra presenza. Qui la natura è veramente libera di esprimersi in tutta la sua potenza e la sua essenza. Ancora una volta, come già capitato durante il nostro viaggio in Patagonia, siamo solo ospiti e timidi osservatori. E con tanta emozione e meraviglia negli occhi, ammiriamo il panorama, provando a fissare le sensazioni uniche e i colori così vivi nella nostra mente.
Ritorniamo verso il punto di partenza, percorrendo l’altro lato del sentiero quello cioè, che spunta poco più avanti del Restaurant Pehoè. Qui ci fermiamo per una birretta fresca come ricompensa per il nostro cammino della giornata, ammirando il lago appena fuori la finestra. Il Mirador del Condor e il Lago Pehoè sono decisamente luoghi da vedere e da non perdere a Torres del Paine in un giorno.
Torres del Paine: visitare il Lago Grey in un solo giorno
Un’altra delle escursioni perfette con un giorno a disposizione nel Parco di Torres del Paine, è l’hiking che conduce al Mirador Lago Grey, da cui è possibile ammirare l’omonimo ghiacciaio in tutta la sua bellezza ed estensione. Le escursioni che si possono organizzare nei dintorni del Lago Grey sono diverse. Si può optare per il giro in catamarano, il kayak oppure la camminata sul ghiacciaio. Si tratta, però, di attività che richiedono una giorno intero o più. Noi, avendo solo mezza giornata, abbiamo scelto un hiking più breve ma, non per ciò, meno affascinante. Il percorso vi porterà via solo qualche ora e non ne rimarrete delusi 😉
Entrati nel parco, ci siamo diretti verso la Guarderia Grey nei cui pressi abbiamo lasciato l’auto. Da qui, seguendo le indicazioni, si può percorrere il sentiero verso la spiaggia. La camminata è semplice e con scarsa pendenza, quindi, abbastanza accessibile. La prima parte del percorso è all’interno di un bosco che conduce ad un breve ponte che attraversa il fiume Grey. Si giunge poi ad una vera e propria lingua di sabbia (visibile su Google Maps solo in modalità satellite) che conduce poi al Mirador Lago Grey, sito su una collinetta. Seppur breve, la passeggiata per attraversare la piccola spiaggia, sarà rallentata da un fortissimo vento. Si tratta di un punto molto esposto. E’ sicuramente uno dei luoghi in cui, durante il nostro viaggio in Patagonia, abbiamo sentito di più il famoso vento patagonico. Uno dei più forti di tutta la nostra avventura.
Ma, anche questo fa parte della magia del Cile e di Torres del Paine. Giunti alla collinetta, il sentiero per arrivare al mirador è breve. Si attraversano tratti rocciosi misti a punti meno esposti con vegetazione, sino ad arrivare alla terrazza del Mirador Lago Grey. Da qui c’è solo il lago, incorniciato da montagne dalle punte innevate e dal ghiacciaio Grey che sembra vicinissimo. E il lago, a causa del vento, sembra agitato quasi come se fosse mare. La vista sul ghiacciaio è chiara e nitida. Per raggiungere il Mirador Lago Grey e tornare indietro, considerando pure qualche pausa fotografica, abbiamo impiegato circa due ore. Una camminata fattibile se, ad esempio, si ha solo una mattinata a disposizione.
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