Dormire nella giungla in Messico: itinerario in sintesi

Durante il nostro viaggio in Messico, abbiamo provato l’esperienza di dormire una notte nella giungla. In particolare, partiti da San Cristobal de Las Casas nel Chiapas, dopo una visita alle Cascate di Agua Azul e alla Piramide di Toninà, abbiamo attraversato in auto il cuore della regione sino ad arrivare nella Selva Lacandona, al confine con il Guatemala. Qui ci siamo fermati nei dintorni e, più in particolare, a Lacanjà, presso l’Ecolodge Topche, prenotato tramite Booking. Ecco il racconto della nostra esperienza e alcuni consigli se vi va di vivere un’esperienza del genere.

La strada verso la Selva Lacandona: nel cuore del Chiapas

La strada verso la Selva Lacandona è un vero spettacolo. Durante il tragitto, ci si rende conto quanto sia rurale l’economia del Chiapas. A parte infatti, alcune mete particolarmente turistiche, la maggior parte delle persone vive nelle campagne. Ne troviamo tanti, lungo il tragitto, che trasportano raccolti, verdure o che si dedicano a pastorizia e vivono in paesini poco sviluppati. Dalle montagne che circondavano San Cristobal e dintorni passiamo a colline singolari, una distante dall’altra alternate a prateria, seguita ancora da collinette sparse con sparuti alberelli ben visibili e distinti.

Tra un topes (dossi) e l’altro, i piccoli centri abitati diventano sempre più radi. La strada inizia ad essere costeggiata da alberi alti che, pian piano, invadono la carreggiata, quasi coprendola del tutto e non facendoci più scorgere il cielo. A suggellare definitivamente il nostro ingresso nella vera e propria giungla, il cartello “Possibile attraversamento Jaguari”!!! Arriviamo ad un bivio e, siccome le indicazioni per Lacanjà sono sparite, chiediamo info all’unico essere umano rimasto. Probabilmente un guardia parco dell’intera Riserva Naturale della Selva Lacandona.

Nel cuore della giungla messicana: l'arrivo all'Ecolodge Topche

Sono le 20:00 ed inizia ad essere buio. Proseguendo arriviamo finalmente all’Ecolodge Topche. Ad accoglierci un omino piccolino, dalla pelle molto abbronzata, con i capelli brizzolati, lunghi fino alle spalle, scalzo, con indosso solo una tunica bianca e degli occhialini sottili. Lui è il proprietario dell’intera struttura, un complesso di lodge immerso nella giungla del Chiapas, dove neanche il 2g del cellulare prende. L’intera struttura è gestita dai Lancandon, discendenti Maya che vivono qui in piena simbiosi con la natura circostante, nel rispetto di usi e costumi del passato. Si occupano anche della cura della Riserva. Il primo edificio che vediamo ci rincuora: ha le pareti di cemento, sicuramente sarà ben isolata dall’esterno, pensiamo… 

dormire nella giungla messico

Nel buio ormai più pesto, il proprietario ci accompagna in bici al nostro lodge, illuminato solo dai fari della nostra auto. Una scena a dir poco surreale in quanto, la sua tunica bianca lo fa sembrare quasi un fantasmino che pedala! Arrivati nella nostra stanza che divideremo in 4, il signore che non parla quasi per nulla spagnolo, ci fa capire fino alle 21:00 sarà possibile cenare.

Cena nella Selva Lacandona

La nostra stanza è una cabana in legno, molto semplice, con due letti matrimoniali coperti da zanzariera, un bagno e un patio esterno attrezzato con delle sedie. Dopo averla guardata velocemente, andiamo a cena. Siamo stanchi morti, il caldo umido è molto forte e vorremmo solo andare a dormire. Si cena tutti in una grande sala, dove con noi ci sono anche il proprietario e la sua famiglia. Il wifi è molto debole e lo usiamo solo per mandare un messaggio veloce alle famiglie, non essendoci segnale di alcun genere. La cena è standard: riso e un pò di carne saporita accompagnata dalle classiche tortillas messicane. Diremmo senza infamia e senza lode. Aspettandoci l’indomani la sveglia presto, saldiamo già la camera (in contanti) e torniamo alla base. Una volta entrati in stanza, inizia però il divertimento….

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La notte nell'Ecolodge Topche: la nostra esperienza

Le zanzariere della stanza che avrebbero dovuto isolare il tetto di paglia e legno della capanna sono bucate in diversi punti. Appena accesa la luce, notiamo un pò ovunque una sorta di super blatte rosse, posizionate nei punti più alti della capanna dove nessuno di noi riesce neanche a sfiorarle. Tra urla e risate isteriche, ne stendiamo qualcuna, altre svolazzano qua e là, insomma ce n’è per tutti i gusti. Nonostante la porta fosse chiusa, attratte dalla luce, compaiono nella mischia anche un paio di innocue falene giganti! Nel frattempo, controlliamo i letti anch’essi coperti da zanzariere…Per fortuna, senza altre sorprese! Mettiamo il nostro lenzuolo e lo chiudiamo ermeticamente con la zanzariera. Ragni, ragnetti, formiconi, blatte, gli ospiti non mancano pure nel bagno che, adiacente la porta di ingresso, ha la zanzariera completamente sfondata. Dulcis in fundo, lungo la trave sopra le nostre teste, vediamo sgattaiolare un simpatico topino di campagna bianco. Praticamente, mancano all’appello solo  tarantole e scorpioni. Consapevoli che li potremmo trovare davanti agli occhi in qualsiasi momento, ci laviamo velocemente, ci cambiamo e ci infiliamo nel letto, spegnendo le luci! 

Proviamo a rilassarci, ascoltando i rumori della giungla: una meraviglia. All’incessante scorrere del fiume, si aggiungono versi, fruscii e fischiettiii strani, uno diverso dall’altro. Il pensiero di godermi questo spettacolo, mai vissuto in vita mia, riesce a farmi addormentare senza accusare il caldo. Pensate che sia finita qui? Ma certo che no! Nel cuore della notte, riaccendiamo le luci per andare in bagno. Ed ecco che all’improvviso, notiamo una cosina che si muove sopra lo stipite della porta. Inizialmente la scambiamo per una sanguisuga, e invece…Giusto il tempo di poterlo ammirare in tutta la sua eleganza, incuranti della sua pericolosità, ecco uno scorpioncino nero di circa una decina di centimetri uscito allo scoperto. Appena  ci siamo resi conto di cosa fosse, scompare elegante nelle fessure del legno, lasciandoci di stucco! Coscienti del fatto che potesse spuntare qualsiasi cosa, ci rimettiamo a dormire fino alle 6:30/7:00 del mattino. 

Al risveglio i rumori della natura intorno a noi sono totalmente diversi da quelli della sera precedente. Più cercavo di comprenderli, più ne scovavo di nuovi. Un fascino particolare ha la giungla e noi, questa notte, non la dimenticheremo mai…

piante giungla messico

Dormire nella giungla in Messico: consigli per l'organizzazione

Se dopo il nostro racconto vi state chiedendo se ripeteremmo mai un’esperienza del genere, la risposta è sì. Magari con qualche insetto in meno, se possibile 😛 Perchè? Perchè dormire nella giungla in Messico, ci ha fatto stare per una notte a strettissimo contatto con la natura come non ci era mai capitato. Addormentarsi e svegliarsi con rumori e versi di animali mai sentiti, è stato emozionante, nonostante tutto. Ecco allora qualche consiglio pratico se l’idea di dormire nella giungla in Messico, almeno per una notte, vi stuzzica. Innanzitutto, pianificare bene la tappa di viaggio, anche come tempi di percorrenza e di arrivo. Se come noi viaggerete in auto, infatti, il consiglio è di non arrivare con il buio. Inoltre, portate una buona scorta di contati. Nella Selva Lacandona, il pagamento con carta non esisteva e neanche gli ATM. Ci siamo ritrovati a dover centellinare ogni spicciolo per evitare di non riuscire ad avere il necessario per fare benzina. Ed eccoci al terzo suggerimento. Se potete, fate il pieno prima o, comprate in anticipo, una tanica di benzina. Noi, per chilometri infatti, non abbiamo trovato l’ombra di un benzinaio.

dormire nella giungla messico

Passiamo ora al lodge. Per quanto riguarda il tema degli insetti, da racconti di amici e conoscenti che avevano dormito nella giungla ma, in altri punti del Messico, l’esperienza è stata molto simile. Se volete provare quest’ebbrezza magari però, con qualche comodità in più, cercate strutture più di livello. Nella Selva Lacandona, almeno nel 2016 quando ci siamo stati noi, non avevamo trovato sistemazioni diverse. Chiaramente, se le costruzioni sono sollevate dal terreno e con zanzariere intatte, è già un grande vantaggio 😀 Infine, soprattutto se troverete strutture molto basic, organizzatevi in modo da portare con voi nel lodge solo un borsoncino con lo stretto indispensabile per la notte. Cercate, inoltre, di riporlo sempre su una sedia e non sul pavimento. Il non aprire trolley o mega zaini per terra, nel mezzo di una capanna nella giungla, vi eviterà sorprese al ritorno…Incredibile ma vero, noi una volta a casa in Italia, ci siamo ritrovati una falena gigante in uno dei nostri bagagli ancora viva e vegeta! E voi, avete mai trascorso una notte nella giungla o vi attira l’idea? Vi leggiamo, come sempre, nei commenti 🙂


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