- Campitello Matese
- Rifugio Jezza, La Pinetina
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- La domenica mattina, Matrioska
- Ponte tibetano Roccamandolfi
Cosa fare e vedere a Campitello Matese: itinerario in sintesi
Per sfuggire al caldo rovente di Roma del mese di luglio, abbiamo approfittato di un piccolo appartamento di famiglia situato in Molise e, più precisamente, a Campitello Matese. Qui ci siamo trattenuti qualche giorno e siamo rimasti piacevolmente colpiti. Non avevamo mai frequentato la zona in estate e, oltre al refrigerio dalla calura romana, abbiamo scoperto essere una molto viva durante la stagione estiva. Inoltre, Campitello Matese si è rivelata una meta ideale con neonati al seguito. Con la nostra piccola di circa 5 mesi, infatti, ci siamo trovati molto bene essendoci fresche zone d’ombra e la possibilità, comunque, di fare comode passeggiate nel pomeriggio. Ecco quindi la nostra esperienza e i consigli su cosa fare e e vedere a Campitello Matese in estate.
Campitello Matese: info generali e dove dormire
Iniziamo prima con qualche info generale su Campitello Matese. Ci troviamo in Molise, in provincia di Campobasso, sulle montagne al confine con la Campania. Campitello dista circa tre ore di auto da Roma e due ore e mezza da Napoli. Non essendo collegato direttamente con ferrovie, consigliamo di raggiungere la zona in auto. Situato a 1.450 metri sul livello del mare, la bellezza di Campitello sta nel suo piana che si apre davanti agli occhi appena vi ci si arriva dopo circa venti minuti di strada di montagna da San Massimo, il comune più vicino di cui è frazione. La sua altitudine insieme ai boschi che popolano le montagne circostanti lo rendono un luogo ideale per assaporare un pò di fresco durante l’estate. L’unica pecca è che, a parte ristoranti e trattorie, non sono presenti negozi di alcun genere e nè una farmacia. Per qualsiasi evenienza quindi, è necessario raggiungere i centri abitati più vicini che sono San Massimo e Bojano, raggiungibili solo in auto. Non abbiamo visto, infatti, fermate di bus locali.
Passiamo ora al capitolo alloggio. Oltre a diversi appartamenti da affittare tramite AirBnB, ci sono vari alberghi in zona. Quelli che ci sono sembrati più nuovi ed organizzati sono l’Hotel Lo Sciatore e l’Hotel Miletto, quest’ultimo quattro stelle. Non avendoci però pernottato, non possiamo darvi un parere completo. Entrambi, poi, abbiamo visto organizzare diverse escursioni in zona.
Cosa fare a Campitello Matese in estate con un neonato: la nostra esperienza
Con una neonata di appena 5 mesi, abbiamo trovato Campitello Matese l’ideale per trascorrere qualche giorno al fresco. A pochi metri dalla piazzetta principale, c’è una fitta pineta dove anche la mattina, nelle ore più calde, è possibile passare del tempo al riparo dal sole e dall’afa. In alcune giornate, pure ad ora di pranzo, ci voleva quasi la felpa! La pinetina si trova all’interno dell’omonima struttura dove è presente bar, ristorante e solarium e campi da tennis. Oltre ad un piccolo parco giochi per bambini, ci sono dei tavoli dove appoggiarsi per mangiare. E’ presente, inoltre, un breve sentiero fitness percorribile anche con un passeggino. Qui la pineta è ancora più fitta e, se per caso si ha un’amaca a disposizione, il relax è totale!
Tramontando tardi il sole, Campitello offre la possibilità di intraprendere passeggiate pure dopo le sei del pomeriggio. Questo è il momento ideale per percorrere tutta la piana di Campitello, l’enorme pratone che si estende sino alla funivia Capo d’Acqua. Qui il percorso è tra sassolini e sterrato ma, facilmente percorribile con passeggino. Segnaliamo che, per i bambini più grandi, è possibile andare a cavallo o noleggiare un quad. La zona si presta anche per passeggiate in bici. Dulcis in fundo, se poi volete staccare un pò dalla routine cittadina, allora è il posto che fa per voi. La sera, addirittura, ci si addormenta con il suono dei campanacci di mucche e pecore, una vera pace! 🙂
I sentieri di Campitello Matese: da Prato rotondo alla vetta del Monte Miletto
Tra i diversi sentieri della zona, noi abbiamo percorso quello che conduce a Prato Rotondo. Il tragitto, molto facile, è interamente su sassi e ghiaione si addentra nei boschi con una pendenza di circa 110 metri. Non è adatto a passeggini normali e consigliamo di usare il marsupio, se avete un neonato al seguito. Il sentiero è comunque facile. Con tanto di pause fotografiche, si arriva a Prato Rotondo in circa un’oretta. Il panorama merita davvero. All’improvviso, infatti, ci si addentra in una fitta faggeta e si apre davanti agli occhi, l’ampio prato circondato dalla montagne. Un paesaggio unico nel suo genere che ricorda un pò le Alpi. Troverete anche un’area attrezzata. Lungo il sentiero, oltre ad alberi e fiori di varie specie, c’è un punto panoramico dove è presente la statua di una madonnina, da cui si può ammirare la vallata sino a Roccamandolfi. Quando poi l’orizzonte è nitido, scorgere addirittura il mare Adriatico non è così improbabile. Noi vi siamo stati dopo le sei del pomeriggio.
Tra gli altri hike della zona, merita sicuramente quello che conduce al Monte Miletto. Noi non l’abbiamo percorso, essendo molto esposto. Il sentiero, di difficoltà escursionistica, ha un dislivello di 605 metri, una lunghezza di 3 chilometri per una durata complessiva di due ore circa. Ci ripromettiamo, però, di farlo appena la bimba sarà più grande in quanto, dalla vetta, si riesce a scorgere nelle giornate migliori sino al Lago del Matese.
Dove mangiare a Campitello Matese: consigli per aperitivo e cena
Avendo trascorso una settimana a Campitello Matese, siamo riusciti a provare quasi tutti i ristoranti della zona. Per gli aperitivi consigliamo sicuramente il Rifugio Jezza. Molto carino all’interno e dotato anche di sedute all’esterno, propone un ricco tagliere niente male. Accompagnato poi da una birra vista montagne è il top! Se siete in cerca, invece, di qualcosa di semplice che sia un bevanda fresca o un caffè, allora consigliamo La Pinetina. Aperta tutta la giornata, è carina pure per una cena. Non ci ha invece entusiasmato nè la cucina dell’Hotel Miletto nè quella della Baita La Gallinola, raggiungibile in auto. In quest’ultima, seppur molto carina, abbiamo trovato un servizio eccessivamente lento e piatti che non ci hanno conquistato. Ci ripromettiamo di provare la cucina dell’Hotel Lo Sciatore dove non abbiamo trovato posto che gestisce il ristorante de La Pinetina. Segnaliamo poi che, sempre durante la stagione estiva, alcuni hotel organizzano una pizza sotto le stelle, ovvero una serata che si svolge nel boschetto all’inizio del sentiero per Prato Rotondo con panche in legno e un forno per le pizze.
Cosa vedere nei dintorni di Campitello Matese: il ponte tibetano di Roccamandolfi
Nei dintorni di Campitello Matese, vale sicuramente la pena un salto al Ponte tibetano di Roccamadolfi. Distante mezz’ora di auto, la strada per arrivarvi è molto panoramica perchè dà sulla vallata dominata dal paese di Roccamandolfi. Seguendo le indicazioni di Google Maps, si arriva al vialetto di ingresso. L’auto si può parcheggiare sia lungo la strada che più avanti, in un’area parcheggio. Dopo una breve salita, è presente un chioschetto. Oltre al ponte, a pochi metri, è possibile visitare anche le rovine del Castello Longobardo – Normanno. Il percorso che conduce al ponte è breve e si arriva a destinazione in 10 minuti. Essendo, però, stretto e tutto sassi e ciottoli, è consigliata la scarpa da trekking o comunque antiscivolo.
Il ponte sorge nella Riserva Naturale del torrente Callora ed è stato realizzato lungo il canyon scavato dalle acque del fiume. E’ alto 140 metri e lungo 234. Sebbene la struttura sia in metallo e solida, sia il ponte che il sentiero, non sono adatti a passeggini. Suggeriamo, quindi, l’uso del marsupio ma segnaliamo che la zona è molto assolata. Noi abbiamo deciso, visto il caldo forte, di non portare la piccola ma, di attraversarlo a turno. Il sentiero prosegue sia prima che dopo il ponte ma, per i motivi di cui sopra, non li abbiamo percorsi. L’esperienza di percorrere il ponte tibetano è comunque emozionante. Noi, poi, abbiamo avuto la fortuna di attraversarlo senza nessuno e la cosa ha reso l’esperienza ancora più suggestiva.
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