Un giorno alla scoperta dei sentieri di Civitella Alfedena: itinerario in sintesi

Oggi vi raccontiamo della nostra escursione di un giorno in Abruzzo e, per la precisione, a Civitella Alfedena pressi del Lago di Barrea, per esplorare i sentieri limitrofi. Siamo partiti dal piccolo borgo per percorrere un sentiero di media difficoltà, tra le montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Da qui ci sono diverse possibilità: proseguire verso la Camosciara oppure, dirigersi verso Barrea, ritornando poi a Civitella Alfedena lungo la strada che costeggia il lago. Noi abbiamo scelto l’opzione di ritornare verso Civitella ma, percorrendo un sentiero che attraversa i boschi sino a ritornare al punto di partenza. Sebbene il primo tratto sia facile e adatto a tutti, si consiglia sempre un abbigliamento tecnico e scarpe da trekking.

I sentieri di Civitella Alfedena: dal borgo a Colle Jajaque

Parcheggiata l’auto in uno slargo dove è possibile la sosta, ci incamminiamo verso l’inizio del sentiero che parte proprio da Civitella Alfedena nei pressi dell’antica fontana, un tempo abbeveratoio per i greggi che percorrevano l’antica via della transumanza. Il cammino che stiamo per intraprendere infatti, è un tratto dell’antico Tratturo Pescasseroli – Candela, via della transumanza verso le Puglie. La fontana infatti rappresenta il punto in cui il tratturo entrava nel centro di Civitella Alfedena. Dopo i primi 100 metri di salita un pò ripida, si inizia il vero e proprio percorso di hiking. Già il primo tratto della camminata, ci anticipa la bellezza che troveremo lungo la strada. Camminiamo lungo una sterrata, circondata da alberi e pascoli verdi, racchiusi tra le montagne dell’Appennino. Siamo solo ad inizio ottobre ma, i panorami già ci offrono un anticipo dell’autunno che sarà con gli alberi che sembrano macchie di colore tra i prati ancora dal verde intenso. 

Il tutto in una giornata di sole splendida con poche nubi. Il percorso è davvero scenografico e ci permette di respirare a pieni polmoni la frizzantina aria di montagna mattutina. Lungo il tragitto poi, ci sono pochissime persone. Anche se facile come cammino, consigliamo scarpe e abbigliamento tecnico, per la presenza di diversi punti fangosi. Dopo circa 40 minuti, arriviamo nel piazzale di Colle Jajaque da cui poi i sentieri si dividono. Si può scegliere infatti di proseguire per la Camosciara oppure di ritornare verso Civitella Alfedena. Noi optiamo per quest’ultima soluzione, seguendo però il sentiero ad anello. Prima di ripartire, guardatevi intorno e ammirate per un attimo, le montagne circostanti per ricaricarvi.

Da Colle Jajaque a Civitella Alfedena lungo il sentiero H3

Da Colle Jajaque seguiamo il sentiero CAI G3. La prima parte ritorna a valle, verso un pratone immenso, costeggiando un ruscello. In questo tratto la vegetazione si fa più rada e, a parte il terreno molle e fangoso, non c’è nulla di particolarmente difficile. Si risale poi verso il colle e ci si immerge in un bosco molto fitto tra faggi e noccioli. Seguiamo il percorso fino al bivio per Barrea. Da qui imbocchiamo il sentiero H3 che ci condurrà sino a Civitella Alfedena. Si prosegue quindi non verso valle ma, seguendo il cammino che s’inerpica su per la collina, affrontando la parte, forse, più faticosa dell’intera camminata. Percorriamo infatti un dislivello di circa 200 metri in poco più di 600 metri di distanza. Arriviamo su una cresta da cui possiamo godere di una vista spettacolare: un panorama sulle montagne e le valli circostanti. Luoghi che a guardarli così, sembrano una vera e propria tavolozza di colori dai toni autunnali.

Continuiamo percorrendo un tratto boscoso e iniziando poi la discesa verso Civitella Alfedena. Questo tratto è abbastanza facile. Attraversiamo un piccolo guado, molto semplice, e arriviamo così all’inizio del sentiero. Una camminata di media difficoltà di circa 6 km e un dislivello complessivo di 200 metri per un tempo totale di percorrenza di 2 ore.

La riserva di lupi appenninici

Di ritorno dal sentiero, ci siamo fermati in paese per un buon panino con la salsiccia e birra da Caffè Il Camoscio, carino con i tavolini esterni da cui si gode una piacevole vista sul borgo medievale. Dopo questa pausa, prima di ritornare alla base, diamo un’occhiata dalla strada all’area faunistica dedicata al lupo appenninico. Qui infatti è possibile osservare lupi in semilibertà. Su prenotazione, si può anche visitare il museo, allestito nelle vicinanze. Termina così la nostra giornata nella natura e la nostra escursione in Abruzzo a Civitella Alfedena. Luoghi dove ci ripromettiamo di tornare per continuare ad esplorare meglio la zona a ridosso del Lago di Barrea e, i sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.


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