La ribollita toscana: origine e ricetta in sintesi

Oggi vi parliamo di una ricetta gustosa e nutriente, ideale per il periodo autunnale e invernale. Stiamo parlando della ribollita toscana, un piatto di origine semplice, dalla cottura lunga che nasceva riciclando degli avanzi. La ribollita prevede una preparazione di almeno 2 giorni, non solo per la cottura di tutti gli ingredienti ma anche per il riposo. La zuppa infatti dovrà essere lasciata riposare per far sì che si insaporisca per bene insieme al pane raffermo. Nella nostra ricetta, solo per un tema di digeribilità, non abbiamo usato la verza, prevista però tra gli ingredienti della ricetta della ribollita toscana originale. Se lo avete inoltre a disposizione, vi consigliamo di usare del brodo vegetale, per allungare la zuppa e aggiungerlo durante la cottura. Che ne dite, prepariamo insieme la ribollita? 🙂

Ribollita toscana: dalla cottura dei fagioli al soffritto sino alla zuppa

La prima cosa da fare per preparare la ricetta della ribollita toscana, è mettere in ammollo i fagioli per almeno 12 ore. Una volta eseguito questo passaggio, possiamo procedere alla loro cottura, separata dal resto degli ingredienti. Una volta lessati, vanno scolati conservando l’acqua di cottura. La ricetta originale, prevede di rendere metà dei fagioli in crema con un frullatore ad immersione. Nel frattempo, se avete il brodo tenetelo in caldo altrimenti, scaldate dell’acqua. Passiamo ora al soffritto. Tritate la cipolla e il sedano. In una pentola (meglio se di coccio) fate scaldare l’olio e, quando sarà a temperatura, aggiungete la base per il soffritto. Lasciate rosolare per 5 minuti e unite poi le patate. Girate per far insaporire bene il tutto  insieme ad un pizzico di sale.

Trascorsi 10 minuti, aggiungete il cavolo nero, la verza e la bieta e i pomodori. Mescolate bene e allungate il tutto con l’acqua dei fagioli. Lasciate in cottura per 2 ore. Quando necessario, unite anche il brodo caldo. Trascorso il tempo di cottura, se le carote e le patate saranno cotte, aggiungete i fagioli rimasti e la crema e, lasciate cuocere per 20 minuti. Salate a piacere se di vostro gradimento e poi spegnete.

Il riposo della ribollita e la seconda cottura

A questo punto, la vostra zuppa, dovrà riposare (almeno 2 ore). Prima però, in due terrine di coccio, ponete come base una fettina di pane raffermo, la zuppa e poi di nuovo continuate alternando uno strato di pane e una di ribollita. Quando avrete terminato, coprite con un coperchio o pellicola e lasciate riposare in frigo. Naturalmente, più tempo riposerà, meglio sarà 😉 

Trascorso il riposo, sarete pronti per “ribollire” la vostra zuppa! Ponetela nella pentola di coccio e fate andare a fiamma media, aggiungendo un cucchiaio di olio a crudo, peperoncino e un mestolo di brodo caldo. Mescolate di tanto in tanto per evitare che si attacchi sul fondo. Lasciate bollire per 3 minuti circa e poi spegnete.

La ricetta della ribollita toscana: come servire e la conservazione

Servite la vostra ribollita toscana ancora fumante. Il nostro consiglio è di portarla in tavola nelle terrine di coccio, così come l’abbiamo assaggiata quando siamo stati in Toscana! 😛 

Per quanto riguarda la conservazione, se avete utilizzato solo ingredienti freschi, potete anche scegliere di surgelarla. In tal caso, noi la surgeliamo senza pane, prima della seconda cottura. Altrimenti, potete conservarla in frigo per uno/due giorni. 

Come sempre vi diamo appuntamento alla prossima settimana per un’altra puntata della nostra rubrica Il Mondo in CucinaOra, non ci resta che augurarvi buon appetito!


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