Visita al cimitero acattolico di Roma: Itinerario in sintesi

Se durante una passeggiata per Roma, capitate nei pressi del Testaccio, lo storico quartiere dove si respira ancora la vera romanità, non potete perdervi il cimitero acattolico di Roma. Una vera chicca, anche facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Una visita interessante e insolita allo stesso tempo…Pronti a scoprirlo insieme? 🙂

Il cimitero acattolico di Roma: perchè visitarlo

Non ospiterà cantanti maledetti come Jim Morrison, ma il cimitero acattolico di Roma non ha niente da invidiare al celeberrimo Pere Lachaise. Nascosto all’ombra di una piramide di 2000 anni fa, il piccolo cimitero di Via Caio Cestio 6 ha ben tre motivi per essere visitato:

  • Un’atmosfera pacifica ma, leggermente inquietante, degna dei migliori Dylan Dog;
  • Alcuni dei più affascinanti personaggi letterari del XIX secolo e più recenti;
  • Tanti gatti.

Si raggiunge facilmente con qualunque mezzo di trasporto, come metro B (fermata Piramide), tram numero 3, treni da Ostiense, Roma-Lido e una quindicina di bus diversi. In ogni caso sul sito del cimitero o tramite Google Maps trovate tutte le indicazioni. Attenzione giusto agli orari, perchè chiude presto (16:30 mentre la domenica pure prima: 12:30). Breve nota noiosa sul perchè si chiama acattolico: la Chiesa cattolica proibiva di seppellire in terra consacrata i non cattolici. Dopo la morte protestanti, ebrei e ortodossi, suicidi ed attori, non essendo accettati dai cristiani, venivano così seppelliti fuori le mura cittadine o ai loro confini. 

Entrate dal cancello in ferro battuto e lasciate una piccola (e meritatissima) offerta al centro visite, non fate i “pulciari” spacciandovi per parenti di un qualunque Mr. Smith (a meno che non siate i nipoti della bellissima Gaby Andrè). 

Tombe monumentali e personaggi famosi sepolti nel cuore di Roma

Prendete la mappa disponibile sul sito e buttatela via…Serve solo a capire dov’è la tomba di Gramsci. Fate prima ad andare tutto a destra fino alla cappella, salire fin su, e ritornare verso sinistra perdendovi tra le viuzze e le tombe. Lasciatevi impressionare da quelle monumentali, tra cui questa, tanto bella quanto triste, sovrastata dall’originale “Angelo del Dolore”, opera di William Wetmore Story, copiata in tutto il mondo. Breve nota triste: Story ha realizzato l’Angelo per sé e la moglie e per il loro figlio Joseph, morto a soli sei anni 🙁 E se questo vi ha intristito, allora è meglio che evitiate la tomba del povero gatto Romeo!

Vagate tra le tombe alla ricerca dei tanti personaggi famosi che onorano questo piccolo cimitero. Eccone alcuni: Hendrik Andersen, Carlo Emilio Gadda, Antonio Gramsci, John Keats, Thomas Jefferson Page, Percy Bysshe Shelley. 

Cosa vedere nei pressi del cimitero acattolico: la Piramide Cestia e i suoi gatti

2000 anni e non sentirli, la Piramide di Caio Cestio è un piccolo gioiello in calcestruzzo ricoperta di lastre in marmo (facile così, c’è il trucco), costruita come monumento funebre di Gaio Cestio Epulone, pretore, tribuno della plebe, settemviro e tante altre cose, che non si sa quando è nato ma di sicuro si sa che è morto prima del 12 A.C. All’interno (si visita solo in alcuni giorni su prenotazione) una piccola camera mortuaria forse poco interessante ma, se non andate in Egitto, quando vi ricapita di entrare in una piramide? 😛

Se il tempo è bello vedrete dei bei micioni sonnecchiare qua e là tra le tombe, sulle panchine o direttamente sull’erba soffice davanti la Piramide. Se siete amanti dei gatti fermatevi ad accarezzarli scambiando due chiacchierare con uno dei volontari che cura questa piccola colonia. 

Vi è piaciuto il nostro racconto di questa chicca nel pieno centro della Città Eterna? Se avete qualche curiosità a riguardo oppure volete segnalarci altri luoghi insoliti di Roma, vi aspettiamo nei commenti 🙂 


1 commento

marcella · 19 Marzo 2020 alle 10:52 PM

Anche in questo periodo n cui sono proibiti i viaggi proponete cose interessanti d vedere

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